Milano, raid contro il dentista e l’agente di calciatori: arrestati i predoni di Rolex

Presi prima della cena di San Valentino per una tentata rapina in viale Elvezia e sospettati del colpo fallito ai danni di Luca Macaluso

Il dentista trentottenne Luca Macaluso

Il dentista trentottenne Luca Macaluso

Milano, 16 febbraio 2023 - In giro per il centro a caccia della preda. Poi l’inversione di marcia. È quello il momento, immortalato dalle telecamere, in cui i predoni capiscono di aver intercettato l’auto "giusta". Accade alle 20.45 di martedì, in piazza Conciliazione: i due scooter si piazzano alle spalle di un’Audi Q8 nera; al volante c’è il capo scouting di un’agenzia che cura gli interessi di molti calciatori di Serie A, fratello di un noto procuratore. I rapinatori non sanno, però, che a loro volta sono seguiti dagli specialisti della Mobile, che li stanno monitorando senza sosta da giorni e che aspettano solo di prenderli in flagrante. Il pedinamento mappa costantemente i movimenti del Piaggio Beverly che fa da apripista e del Kymco People che gli sgomma di fianco, entrambi intestati a prestanome e con targhe finte: via Pagano, via Machiavelli, via Abbondio Sangiorgio, via Canova, via Melzi d’Eril, viale Elvezia.

Lì la Q8 si ferma al semaforo all’incrocio con via Canonica, davanti all’Arena Civica: "Ho sentito un colpo all’auto e mi sono accorto che qualcuno era andato addosso allo specchietto retrovisore sinistro piegandolo – metterà a verbale il conducente –. Ho visto poi uno scooter fermo davanti a pochi metri tra le auto incolonnate con a bordo un soggetto, il quale era probabilmente il responsabile dell’urto. Ho abbassato il finestrino per controllare il danno e cercare di rimettere a posto lo specchietto: nel momento stesso che il finestrino si è aperto, un altro soggetto comparso da dietro a piedi mi ha afferrato il polso sinistro e mi ha strappato l’orologio". Il corpo a corpo dura pochi secondi, poi il bandito si allontana: il procuratore crede che sia riuscito a portargli via lo Yacht Master 2 da 40mila euro, ma lo ritroverà nella tasca interna dello sportello. Un’ora dopo, l’autore materiale e i due complici sono già in manette, intercettati nell’appartamento-covo di Paderno Dugnano dove le rispettive compagne li stavano aspettando per una cena romantica a San Valentino: in carcere a Monza i trasfertisti napoletani Vittorio Sorriente (già coinvolto nel raid contro il primario dello Ieo Lorenzo Spaggiari, compirà 21 anni tra una settimana), Antonio Pipolo (24 anni) e Antonio Forte (27 anni, con precedenti anche per tentato omicidio).

I segugi dell’Antirapine, coordinati dal pm Rosario Ferracane e guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, sapevano bene dove andarli a cercare. Sì, perché gli stavano dando la caccia da gennaio, quando hanno capito che era arrivata in città una batteria che non usava il trucco dello specchietto (rispolverato solo nel colpo fallito di viale Elvezia), bensì seguiva il malcapitato fino a casa e lo aggrediva lungo la rampa dei box, anche con l’uso di un’arma quasi certamente giocattolo. È andata così pure venerdì sera in via Farini: nel mirino il dentista trentottenne Luca Macaluso, studio a Porta Nuova e clientela vip, che è riuscito a resistere al tentativo di rubargli il prezioso Daytona che aveva al polso e che si è visto sparare contro due colpi per fortuna a salve. Con ogni probabilità, pure in quell’occasione è entrata in azione la stessa "paranza". E i sospetti paiono allungarsi almeno su un altro blitz identico: quello in zona corso Monforte delle 20 del 9 gennaio, costato ad Alessandro Del Bono, manager farmaceutico e marito di Afef, un grande spavento e un Patek Philippe in oro bianco da 40mila euro.

 

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