MARIANNA VAZZANA
Cronaca

A Rogoredo c'è un supereroe mascherato che pulisce dai rifiuti

Alessio, vent’anni e scout: di giorno lavora coi bimbi disabili e fa il volontario in oratorio. La sera mette il mantello contro il degrado

Alessio Melchiorre, vent’anni, scout. Vive in una casa popolare di via Feltrinelli

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  Un mantello, il cappuccio e la mascherina. Una divisa improvvisata che agli occhi dei passanti lo rende un supereroe. E, a pensarci bene, un po’ lo è. Perché Alessio Melchiorre, ventenne di Rogoredo che vive in una casa popolare di via Feltrinelli, ogni giorno pulisce parchi, giardinetti, aiuole e marciapiedi. Gratuitamente. Grazie a una pinza raccogli-rifiuti ("regalatami da uno spazzino") fa sparire bottiglie, cartacce e lattine che incontra sul suo cammino. "Mascherato" perché preferisce agire nell’anonimato. Anche se ormai, a Rogoredo, la sua missione e il suo volto sono conosciuti da tutti. La sua storia è stata raccontata anche on line da un cittadino, Carmine Coriale, che vedendolo al lavoro nel parco Trapezio si è avvicinato per complimentarsi e lo ha fotografato, pubblicando poi - col suo permesso - le immagini sulla pagina Facebook "Quartiere Santa Giulia" e scatenando centinaia di reazioni. Tantissimi hanno elogiato "il supereroe" pubblicamente, on line e in strada. Ma anche se la sua identità non è più segreta, la sostanza non cambia: "Io voglio continuare a pulire, e voglio farlo in silenzio. Il bene si fa di nascosto", spiega al Giorno il ventenne. «Fin da quando avevo 5 anni sono un boy scout, al gruppo Corvetto Agesci Milano 4". È stata proprio la filosofia di Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo, a ispirarlo, "in particolare una sua frase, quella che invita tutti a lasciare questo mondo migliore di come lo si è trovato". Ogni giorno, rileggendola, si sente motivato ad andare avanti. Ha studiato in una scuola alberghiera e ora lavora per una cooperativa: accompagna lungo il tragitto casa-scuola ragazzini disabili. "Li aspetto alla fermata del pullman, li aiuto a salire e li assisto fino all’ingresso a scuola". Al pomeriggio veste i panni di volontario all’oratorio Don Bosco, della parrocchia della Sacra Famiglia, "dove sono stato animatore e ora sono educatore. In più aiuto a gestire il bar", affiancando Marco Brosoli che è il responsabile dell’oratorio. "La sera indosso il mantello, o la pettorina catarifrangente se è buio, ed esco a raccogliere i rifiuti. La “passeggiata“ può durare poco o tanto, a seconda di quanta sporcizia trovo". E i genitori , che ne pensano? "Mia madre Barbara e mio padre Luciano sono fieri di questa mia iniziativa. Sanno che agisco per il bene comune. Li ringrazio, perché mi appoggiano sempre". Il suo sogno? "Mi piacerebbe rendere la mia passione un lavoro: voglio lavorare per rendere migliore l’ambiente". Ha creato una pagina Instagram, alessioecologia , con un logo. "Vorrei che a me si unissero altri ragazzi, formare un gruppetto di volontari-supereroi impegnati a tenere pulito il quartiere". Ha in mente di contattare associazioni e scuole. "Mi piacerebbe che ognuno, nel suo piccolo, facesse la sua parte. Il mondo sarebbe davvero migliore".