Rogo doloso: c’è il nome del piromane

Svolta nelle indagini sull’incendio che ha distrutto il magazzino della società partecipata Area Sud

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di Massimiliano Saggese

Un rogo doloso quello nel magazzino di Area Sud: è quanto emerso dalle indagini condotte dalla Procura milanese e dai carabinieri della tenenza di Rozzano, guidati dal Luogotenente Massimiliano Filiberti.

Indagini che presto potrebbero chiudersi. Infatti la vicenda sarebbe a una svolta in quanto, secondo voci non confermate, l’autore (o gli autori) dell’incendio doloso, che il giorno di Pasqua ha colpito Area Sud, sarebbe stato individuato.

Il condizionale è d’obbligo anche se gli inquirenti, dopo l’ennesimo incendio che ha interessato l’azienda che si occupa di servizi ambientali nel sud Milano, hanno dato un forte impulso alle indagini. Comunque sulla vicenda viene mantenuto il massimo riserbo, in città tutti chiedono chiarezza e luce sugli incendi che hanno colpito quella che solo pochi anni fa era una grande realtà.

Nata quasi venti anni fa, nel 2002, Area Sud - società per azioni con capitale misto pubblicoprivato, partecipata al 41% da Ama (controllata del comune di Rozzano) da Daneco Impianti srl per il 25% e per la restante parte dai comuni di Locate Triulzi, Pieve Emanuele, Corsico e Cesano Boscone - nella sola provincia di Milano serviva oltre 150.000 cittadini abitanti nei comuni di Rozzano, Locate di Triulzi, Pieve Emanuele e Sesto San Giovanni.

I problemi più gravi sono iniziati nel 2016. In quell’anno un primo incendio distrusse tre spazzatrici nel deposito di via Manin a Sesto San Giovanni e danneggiò il capannone, mentre un successivo rogo, nel deposito principale Rozzano, ebbe come esito altri 4 mezzi distrutti, un quinto danneggiato. Il tutto condito da frequenti cassonetti incendiati nel Rozzanese.

A inizio 2019 la società portò i libri in tribunale. Solo a dicembre scorso Area Sud era uscita dalla crisi: il fallimento era stato scongiurato con lo stralcio di circa 10 milioni di euro di debiti e l’azienda era uscita dal tunnel restando operativa su Rozzano, Pieve e Locate. Tuttavia il nuovo rogo di Pasqua l’ha messa nuovamente in ginocchio.

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