
Presidio davanti al Predabissi per "potenziare l’Asst Melegnano Martesana". I sindacati chiedono "condizioni di lavoro migliori e più tempo per gli utenti".
"Serve un piano di rilancio dell’Asst Melegnano Martesana, per potenziare i servizi, rinsaldare il rapporto coi cittadini e garantire al personale migliori condizioni di lavoro". Sindacati e Rsu lo hanno ribadito nel pomeriggio di ieri, attraverso un volantinaggio tra i lavoratori e gli utenti dell’ospedale Predabissi. L’iniziativa era organizzata, oltre che dalle Rappresentanze sindacali unitarie, da Cgil, Uil, Usb e Nursing Up. Queste sigle sindacali hanno confermato lo stato di agitazione proclamato lo scorso dicembre, mentre invece altre sigle hanno preferito sospendere la mobilitazione e tornare a sedersi al tavolo delle trattative con l’azienda. "Siamo disposti al confronto esclusivamente a fronte di una seria proposta di rilancio della nostra Asst, che miri a valorizzare l’azienda attraverso proposte concrete, a tutela di chi presta e di chi riceve assistenza", hanno ribadito gli organizzatori del volantinaggio, che non intendono fermarsi e annunciano un presidio di protesta, davanti al Predabissi, per il 22 gennaio. Istituzioni e cittadini sono invitati a partecipare.
Nel mirino ci sono soprattutto carenze di organico e taglio di posti-letto. Secondo i manifestanti, sul fronte del personale si registrano degli scoperti importanti, a partire dagli infermieri: all’appello ne mancano un centinaio. In sofferenza anche il settore degli Oss, mentre i posti letto sono scesi complessivamente da 750 a 500, in sette anni. "Non basta dichiarare milioni di euro spesi in ristrutturazioni di edifici, che rischiano di restare cattedrali nel deserto, quando gli investimenti sul personale sono in continua riduzione e il rapporto tra numero di operatori e abitanti continua a rimanere il più basso della Regione". Questi i motivi alla base della mobilitazione, con la quale si chiede un programma d’investimenti "per rendere più attrattiva l’azienda e fidelizzare i lavoratori".
L’Asst, dal canto suo, ha ufficializzato il bilancio delle attività svolte nel 2024, ribadendo gli sforzi per garantire il turn over del personale, mettere a regime le case di comunità, favorire il legame tra ospedali e territorio.