ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Bollate, rifiuti abbandonati: due con le mani "nel sacco"

Dopo alcune segnalazioni sono scattate le indagini: un fruttivendolo di Saronno e un bollatese denunciati per reati ambientali

di Roberta Rampini

Un fruttivendolo di Saronno che aveva abbandonato decine di cassette di legno e rifiuti vari in via Origona e un bollatese che ha tentato di smaltire i rifiuti della ditta di edilizia di un parente nei cassoni della piattaforma ecologica. I due sono stati denunciati dalla polizia locale per reati ambientali. Le indagini che hanno consentito agli agenti di individuare i responsabili sono iniziate alcune settimane fa: l’abbandono di vecchie cassette legno e sacchi con altri rifiuti nell’area boschiva di Castellazzo era stato segnalato da alcuni passanti. Il comando ha visionato le immagini fornite dalle telecamere che leggono le targhe in transito per Bollate e analizzato alcuni elementi di prova rintracciati tra i rifiuti abbandonati, ha incrociato i dati riuscendo a risalire ad un’attività commerciale ortofrutticola e denunciare all’autorità giudiziaria il titolare per abbandono di rifiuti. La seconda indagine invece è partita su segnalazione del personale di Gaia: alla piattaforma ecologica si era presentato un bollatese dichiarando di voler smaltire 450 chili di imballi, dichiarando che si trattava di rifiuti domestici di un recente trasloco. Gli addetti si sono insospettiti, troppi imballaggi per un trasloco casalingo, e hanno allertato la polizia locale. In questo caso gli agenti hanno avviato indagini sul bollatese ed è stato abbastanza semplice risalire alla ditta di edilizia di un parente. Era stato quest’ultimo che aveva tentato di far smaltire con i soldi del Comune i rifiuti prodotti dalla propria attività. Dopo aver confessato, sono stati denunciati sia per falsa attestazione a pubblico ufficiale sia per aver trasportato rifiuti senza formulario. Da inizio dell’anno sono 45 le sanzioni date dalla polizia locale per violazioni di norme riguardanti i rifiuti e l’ambiente.

"Il Comando ha intensificato l’attività di di contrasto ai reati ambientali e alle norme comunali che regolano la raccolta rifiuti - dichiara il vicesindaco Alberto Grassi - sia per tutelare l’ambiente sia per contrastare comportamenti che generano costi per la collettività, perché lo smaltimento viene pagato dai bollatesi con la Tari e non possiamo certo permetterci di smaltire rifiuti indifferenziati abbandonati lungo le nostre strade o prodotti da attività commerciali esterne alla città".