Ricorso dei pm contro l’assoluzione. Ora la parola spetta agli “ermellini“

L'udienza per il ricorso della Procura contro le assoluzioni nel caso Ruby ter è stata spostata al 20 marzo. Si discute la decisione di assolvere 23 imputati, inclusi Karima El Mahroug e Silvio Berlusconi, per corruzione e falsa testimonianza. La Procura sostiene che le assoluzioni hanno abrogato un reato grave.

Ricorso dei pm contro l’assoluzione. Ora la parola spetta agli “ermellini“

Ricorso dei pm contro l’assoluzione. Ora la parola spetta agli “ermellini“

Inizialmente fissata per il 5 marzo, è stata spostata al 20 dello stesso mese, sempre davanti alla sesta penale della Cassazione, l’udienza per discutere il ricorso per questioni di diritto "per saltum", senza passare per l’appello, della Procura contro le assoluzioni di 23 imputati, tra cui Karima El Mahroug e altre giovani ex ospiti delle serate di Arcore, decise dal Tribunale il 15 febbraio 2023 nel processo sul caso Ruby ter con al centro le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Anche Silvio Berlusconi, poi morto il 12 giugno, era stato assolto "perché il fatto non sussiste". Le assoluzioni, che hanno riguardato anche l’ex fidanzato di Ruby, Luca Risso, e l’ex legale della giovane marocchina, Luca Giuliante, erano state decise, come spiegato dai giudici della settima penale, per una questione giuridica relativa alle cosiddette "ex olgettine", sentite nei due processi milanesi sul caso Ruby più di dieci anni fa come testi semplici. E non come indagate e con tutte le garanzie, anche se già c’erano "plurimi indizi" su presunti versamenti corruttivi a loro da parte dell’ex premier. Stando al ricorso dell’aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio, la settima penale di Milano ha "per errore" deciso "l’abrogazione di fatto di un reato particolarmente grave". La "offerta di denaro a un dichiarante nel procedimento penale è sempre e comunque illecita", hanno scritto i pm. Secondo giurisprudenza, poi, le ragazze erano già testimoni "dal 23 novembre 2011", ovvero da quando era stata emessa l’ordinanza di ammissione delle prove, tra cui quelle testimoniali, nel processo Ruby 1.