Violenze di Capodanno a Milano, vittima: "Riconosco il branco, 20 minuti di terrore"

Una delle ragazze molestate dalla Germania a Milano per testimoniare. Lamorgese: attacco prestabilito

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di Andrea Gianni

Ha riconosciuto, attraverso le immagini, diversi componenti del branco, riportando a galla i ricordi di un Capodanno da incubo. Davanti ai pm ha ricostruito quei terribili "20 minuti" nel corso dei quali lei e un’amica sono state prima avvicinate con un pretesto, poco prima della mezzanotte, mentre erano in piazza del Duomo per festeggiare, e poi entrambe sono state accerchiate da un’orda di giovani. Costrette come "prede" a subire abusi sessuali, mentre in lacrime chiedevano aiuto, come dimostra anche un ormai noto video pubblicato sul web. Una delle due ventenni turiste tedesche ieri è tornata a Milano dalla Germania per ricostruire quella notte davanti all’aggiunto Letizia Mannella, al pm Alessia Menegazzo e al capo della Squadra mobile milanese Marco Calì. L’altra studentessa sarà sentita più avanti, mentre il numero delle vittime della "furia brutale" di quella notte continua a salire: da nove a dodici, perché si stanno facendo accertamenti sulle aggressioni ad altre tre ragazze, due delle quali hanno già denunciato, e ci sono pure tante segnalazioni da vagliare.

"Guardando le immagini di Milano si vede che la piazza era presidiata e si ha la percezione di un attacco prestabilito a cerchi concentrici, di cui anche i giornalisti presenti non si sono accorti", ha spiegato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. "Abbiamo provato a respingerli, la mia amica li ha colpiti e ha dato schiaffi, ma loro ridevano e hanno continuato a molestarci, avevo 15 mani addosso", aveva già raccontato una delle due tedesche. E l’altra aveva detto nei giorni scorsi di essere "ancora sotto choc".

Mentre altre due vittime saranno ascoltate a verbale nei prossimi giorni, prosegue il lavoro di raccolta di riscontri sulle violenze e di identificazione di altri componenti di quei gruppi distinti che hanno usato una tecnica precisa per colpire, creando degli "anelli umani" per impedire alle ragazze di uscire dalla "morsa" e per nascondere ciò che stava avvenendo. Diciotto i perquisiti nei giorni scorsi, ma le giovani ai pm hanno spiegato di essere state circondate da "40-50 persone" e quindi anche il numero di indagati, nel frattempo, è salito. Intanto, Abdallah Bouguedra, 21enne torinese, ha presentato istanza di scarcerazione al Riesame. Allo stato, non ha fatto ricorso, invece, l’altro dei due fermati, Mahmoud Ibrahim, il 18enne bloccato nel capoluogo lombardo.

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