Ricatto con video intimo, nuova indagine su Fabrizio Corona

Tentata estorsione e tentata truffa le ipotesi di reato. Il legale: "Non ha nulla da nascondere, è una bufala"

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona

Milano, 28 aprile 2022 - Nuova indagine aperta dalla Procura di Milano su Fabrizio Corona dopo la denuncia di una donna. Si era rivolta a lui, lo scorso anno, per servizi editoriali e pubblicitari su un libro che lei voleva pubblicare. Avrebbe subito, a suo dire, un presunto ricatto dall'ex re dei paparazzì con al centro un video intimo che la ritraeva e che lui aveva realizzato. Nei giorni scorsi, a quanto si è saputo, l'ex agente fotografico è stato oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri nell'ambito dell'indagine, coordinata dal pm Antonio Cristillo, per le ipotesi di reato di tentata estorsione e tentata truffa, dopo la denuncia della donna, sposata e con figli.

"Voleva pubblicare un libro ed è stato pubblicato - ha spiegato il legale di Corona, l'avvocato Ivano Chiesa - e poi, siccome non è rimasta contenta delle vendite, se l'è presa con Fabrizio". Il difensore ha riferito che c'è già "una causa civile in corso" tra i due, in relazione al contratto per i servizi dell'agenzia di Corona alla donna. Sempre secondo la difesa, l'ex fotografo dei vip le aveva detto che "se fosse stato costretto a difendersi" nel procedimento civile "sarebbe venuto fuori anche il rapporto personale che avevano avuto", compreso quel video che documentava la relazione.

Stando alla denuncia della donna, che aveva già versato soldi all'agenzia di Corona per la sponsorizzazione del libro, lui invece con quel filmato ad un certo punto l'avrebbe ricattata, paventando la possibilità di diffonderlo. "Fabrizio ha consegnato ai carabinieri i video e le chat tra loro - ha detto ancora Chiesa - non ha niente da nascondere e ci sono dei testimoni. Aspetto che venga convocato dalla Procura, così magari evitiamo subito un altro processo ciclopico dall'esito scontato. Nove volte su dieci quando ci sono diatribe civili ci sono anche denunce penali e questa è una bufala".

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