"Rho-Monza eterna incompiuta, adesso basta"

Legambiente manifesta contro i ritardi nella realizzazione dell’opera, che doveva essere finita per Expo

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di Laura Lana

"Ne abbiamo pieni i polmoni". Lo striscione è comparso alla rotonda del Bì, dove è andato in scena il flashmob organizzato da Legambiente per denunciare gli oltre sette anni di ritardo sulla conclusione della Rho-Monza. "E non sappiamo ancora quando sarà finita. Intanto abbiamo pesanti conseguenze su un traffico già drammaticamente congestionato, che ci inquina l’aria e crea danni alla salute dei cittadini".

Dopo le iniziative organizzate dai circoli ambientalisti di Novate e Bollate stavolta a scendere per strada è stata Cormano. Cartelli esposti, uno striscione sulla rotonda, volantinaggio ai cittadini tra via Battisti e via Nazario Sauro. "Vogliamo sensibilizzare abitanti e istituzioni sulla gravissima situazione di congestione da traffico, che attanaglia i Comuni di prima fascia del Nord Milano, con gravi danni per la salute e la qualità della vita di chi abita in quest’area della Città Metropolitana", ha sottolineato Gianmario Ubbiali, portavoce del comitato locale di Legambiente. Proprio per questo il circolo, insieme a quelli degli altri Comuni, ha elaborato un documento con proposte concrete da inviare a tutte le istituzioni per la tutela della salute dei residenti: Regione, Città Metropolitana, municipi, Ats e fare il loro dovere a tutela della salute dei cittadini. Ad Arpa e Ats si chiede l’installazione di centraline per il monitoraggio degli inquinanti nei luoghi più esposti al traffico e un’indagine sulle patologie più diffuse. Ai sindaci di Cormano, Paderno, Bollate e Novate Milanese si chiede, invece, di introdurre nei territori le misure previste a Milano per l’area B. Infine, "che non si autorizzino altri insediamenti di centri commerciali e poli logistici".

Le istanze sono state portate anche all’attenzione di Beppe Sala e della Città Metropolitana: l’estensione delle tariffe del capoluogo anche per gli abbonamenti annuali del trasporto pubblico, la realizzazione di un sistema di mobilità pubblica circolare, nuove piste a collegamento dei diversi municipi di prima fascia e l’estensione del bike sharing. Infine, oltre all’accelerazione sui lavori, si chiede l’istituzione di un tavolo di monitoraggio permanente sullo stato di avanzamento dell’opera.

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