Nel 2020 calano i residenti a Milano: incidono anche i decessi Covid

I milanesi sono 1.392.802: effetto della flessione delle nascite e dell'aumento dei decessi ma pesa anche lo smart working. Novemila i nuovi nati, Sofia e Leonardo i nomi più gettonati

Skyline di Milano

Skyline di Milano

Milano, 20 dicembre 2020 - Come da tradizione, a chiudere virtualmente l'anno in corso, arrivano i dati dell'Ufficio Anagrafe di Milano, che scattano un'istantanea della città nei dodici mesi che vanno a concludersi. In questo 2020, segnato dalla crisi pandemica che ha messo a dura prova l'intera Lombardia, Milano ha accolto circa 9mila nuovi cittadini. Ed ecco quindi il dato dei nomi preferiti dai genitori dei nuovi residenti: i più scelti sono Leonardo e Sofia, designati sia tra coppie italiane sia straniere per i nati tra il primo gennaio e il 29 dicembre di quest'anno. Per ognuno di loro verrà piantato un albero in città nel corso della stagione agronomica (sono in realtà più di 20mila i nuovi alberi che verranno messi a dimora sul territorio milanese tra novembre e marzo 2021).

Nonostante il fermo assoluto delle cerimonie stabilito dal Governo tra l'8 marzo e il 7 maggio e la ripresa delle celebrazioni in forma contingentata (solo gli sposi, due testimoni e l'officiante), sono 1.650 le coppie che si sono unite tra matrimoni civili (1.257), religiosi (281) e unioni civili (112). Di queste, più del 70% è rappresentato da coppie italiane, il 20% miste, la restante parte straniere. Ad oggi le cerimonie civili si svolgono nella Sala Formazione di via Larga ancora in forma ridotta e sempre con l'obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale. Alla fine dell'anno i residenti milanesi sono 1.392.802.

Il dato risente della flessione delle nascite e dell'aumento dei decessi (sono 16.692 in tutto il 2020) dovuto anche all'emergenza sanitaria da Covid-19. Ma non solo. Nel corso dei mesi di lavoro in smartworking, con la naturale diminuzione di alcuni servizi, gli uffici dell'Anagrafe hanno potuto realizzare una puntuale verifica sulle cancellazioni anagrafiche per irreperibilità, attestandone circa 6mila. Si tratta di pratiche complesse - spiega l'amministrazione - che spesso richiedono diversi mesi prima di essere portate a compimento; dal 2018, anno in cui è entrato in vigore il Censimento permanente della popolazione, vengono eseguite con maggiore regolarità. 

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