Animali, a Milano stop ai colombi e largo ai falchi pellegrini

Curiosità e stranezze tra gli emendamenti al nuovo regolamento comunale. No al cibo per gli uccelli in piazza Duomo

Un falco pellegrino addestrato

Un falco pellegrino addestrato

Milano, 17 gennaio 2020 - Falsa partenza. In Consiglio comunale cade il numero legale e il dibattito sui 189 emendamenti al nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali in pratica non inizia neppure. Tutto rimandato a lunedì. Ma dando un’occhiata alle proposte di modifica presentate dai consiglieri di maggioranza e opposizione curiosità e stranezze non mancano.

Un primo esempio? Un emendamento della Lega propone di integrare così il regolamento sugli animali selvatici a vita libera: "è vietato fornire cibo ai colombi in Piazza del Duomo e in tutti i luoghi di interesse storico, architettonico, turistico, culturale e religioso". Il tema non è nuovo. Perché i colombi, ma anche i piccioni, con il loro guano, fanno danni rilevanti ai monumenti cittadini e in passato un assessore comunale alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna, aveva proposto di sterilizzare gli uccelli che “dimorano’’ in piazza Duomo. Non se ne fece nulla. Ma adesso rispunta il divieto di dare da mangiare ai colombi all’ombra della Madonnina. Sarà l’aula a decidere il da farsi. 

Sempre in tema di uccelli, in un’altra proposta di modifica del regolamento si legge: "Al fine del riequilibrio naturale della specie columba livia (piccione) viene favorita l’introduzione del falco pellegrino a Milano con l’intervento e il monitoraggio dei veterinari". Un altro emendamento propone l’obbligo di sterilizzare i gatti, nel caso in cui questi ultimi "vengano lasciati liberi di uscire dall’abitazione e di vagare sul territorio". Un obbligo che rafforza, e di molto, il testo del regolamento preparato dalla Giunta, il quale suggerisce solo ai proprietari di animali d’affezione di "adottare accorgimenti utili a evitare la riproduzione non pianificata". Non basta. Una consigliera del Pd, Laura Specchio, ha presentato un emendamento per stoppare una nuova regola sostenuta dal suo collego di partito, Carlo Monguzzi, cioè "la possibilità per i dipendenti comunali di portare il proprio cane sul luogo di lavoro". Dem divisi sugli amici a quattro zampe. Un’altra consigliera dem, Alice Arienta, propone di creare apposite aree cani sui vagoni del metrò "per tutelare i cittadini con paure o allergie".

Sullo sfondo, poi, restano i temi già emersi. Il Pd punta a rendere obbligatorio un corso di tre giorni per i proprietari di cani di razze potenzialmente pericolosi. Un corso che farà ottenere ai padroni un apposito patentino, in assenza del quale si rischieranno multe salate. L’ultimo nodo ancora da sciogliere riguarda il collare a strozzo: il regolamento prevede il divieto di utilizzarlo, più di un emendamento vorrebbe reinserirlo.

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