
"Da oltre un anno, RealMaps ha avviato un’importante ristrutturazione aziendale, con l’implementazione di processi rigorosi per garantire la piena compliance...
"Da oltre un anno, RealMaps ha avviato un’importante ristrutturazione aziendale, con l’implementazione di processi rigorosi per garantire la piena compliance al Gdpr (General data protection regulation) e alle normative sulla privacy". La società con sede in via San Gregorio ci tiene a precisarlo dopo la sanzione da 100mila euro del Garante della privacy, di cui il Giorno ha dato conto nei giorni scorsi, comminata per aver violato diversi articoli del Codice in materia di protezione dei dati personali.
La start up, per bocca del suo Ceo Federico Soraci, fa sapere di aver scelto l’opzione che prevede la definizione della controversia e il pagamento della metà della cifra entro 30 giorni. Detto questo, da RealMaps aggiungono che "la nostra azienda ha sempre operato come fornitore di servizi alle agenzie immobiliari, acquisendo dati da fonti legittime: l’oggetto della sanzione non è stato un uso illecito dei dati, ma la necessità di rafforzare i controlli sui fornitori (list provider), aspetto che è già stato affrontato e risolto con l’introduzione di nuove procedure di verifica e conformità". Correttivi di cui il Garante ha tenuto conto, ma che non sono bastati a evitare la multa, come si legge nel provvedimento pubblicato sul sito dell’authority. E ancora: "RealMaps ha sempre vietato espressamente ai propri clienti l’uso di chiamate anonime nei contratti di servizio: qualsiasi comportamento scorretto da parte delle agenzie immobiliari non è quindi riconducibile a RealMaps". Infine, la società rivendica di essere "all’avanguardia nella gestione etica e conforme dei dati".