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Sant’Eustorgio e le reliquie, Milano celebra i Magi tra leggenda e devozione

Come ogni anno il tradizionale corteo storico della Festa dell’Epifania, con ritrovo dei gruppi partecipanti in piazza Duomo e la solenne benedizione

La basilica di Sant’Eustorgio conserva le reliquie dei Magi, oggetto tuttora di culto e di una devozione mai interrotta

La basilica di Sant’Eustorgio conserva le reliquie dei Magi, oggetto tuttora di culto e di una devozione mai interrotta

Milano, 6 gennaio 2025 – Quanti sanno che la basilica di Sant’Eustorgio, una delle più importanti della città, conserva le reliquie dei Magi, oggetto tuttora di culto? Tanti turisti (e anche milanesi d’adozione) ancora lo ignorano ma ogni anno la sfilata e le celebrazioni rinnovano l’antica devozione della città nei confronti dei sapienti d’Oriente.

E come ogni anno, partirà stamattina alle 10.45 il tradizionale corteo storico della Festa dell’Epifania, con ritrovo dei gruppi partecipanti in piazza Duomo e la solenne benedizione. Sosta alle 12 nella Basilica di San Lorenzo alle Colonne per l’evocazione dell’incontro dei Magi con Erode e l’arrivo alle 12.45, il corteo raggiungerà piazza Sant’Eustorgio. Alle 13.15 con la conclusione della manifestazione, verranno distribuiti i “pani benedetti” dei frati cappuccini.  

I figuranti che impersonano i Re Magi in piazza Duomo
I figuranti che impersonano i Re Magi in piazza Duomo

La Basilica di Sant’Eustorgio è una delle chiese più antiche di Milano, sorge nell’area di un’importante necropoli di epoca romana e paleocristiana di cui sono visibili i resti sotto la navata centrale. La chiesa odierna è il risultato di una serie di restauri avvenuti nei secoli. I resti della prima chiesa paleocristiana sono visibili sotto l’abside, mentre elementi della costruzione di epoca romanica sono individuabili nella zona absidale e in alcuni capitelli.

Nel XIII secolo la chiesa venne assegnata ai frati dell’ordine domenicano e l’edificio è caratterizzato dall’annullamento della divisione netta tra spazio principale e spazi laterali, rispondendo così all’esigenza eliminare ogni impedimento fisico e strutturale all’ascolto da parte dei fedeli della liturgia e della predicazione.

Quanto alle relique, Eustorgio, recatosi a Costantinopoli prima di insediarsi vescovo a Milano, le avrebbe ricevute in dono dall’imperatore Costante. Le sacre spoglie sarebbero state trasportate in città in un grande e pesante sarcofago marmoreo trainato da due buoi che, giunti alle porte di Milano, sarebbero crollati esausti. In questo luogo Eustorgio avrebbe quindi deciso di fondare una basilica.

Durante il saccheggio di Milano da parte di Federico Barbarossa, nel 1164, i fedeli, per paura che le sacre reliquie venissero profanate, le nascosero nella vicina chiesa di San Giorgio in Palazzo, entro le mura cittadine. Ma l’arcivescovo Rainald von Dassel, cancelliere imperiale del Barbarossa, scoprì l’inganno, si impossessò dei corpi dei Magi e li fece trasportare a Colonia, dove tuttora si trovano, custodite in un prezioso reliquiario riferito all’orafo Nicola di Verdun. In Sant’Eustorgio rimase invece il grande sarcofago sul cui coperchio sono scolpite una stella e la scritta settecentesca “Sepulcrum trium Magorum”.

Nei secoli successivi i milanesi tentarono invano di ottenere la restituzione delle reliquie. Solo nel 1903, grazie all’intervento del cardinal Ferrari, solo alcuni frammenti ossei dei sacri resti tornarono nella basilica di Sant’Eustorgio. Reliquie conservate in una teca sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della basilica. Altro simbolo dei Magi è la stella a otto punte collocata sulla cuspide del campanile.