Rauti: il Pd insegue fantasmi Pronta al confronto con tutti

La candidata del centrodestra: più forze dell’ordine per garantire la sicurezza

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Isabella Rauti, candidata di FdI e di tutto il centrodestra nel collegio uninominale di Sesto, quali sono i principali problemi del suo collegio elettorale e come pensa si possano risolvere?

"La sicurezza: bisogna potenziare gli organici delle Forze dell’Ordine e rafforzare l’operazione “Strade Sicure” che ha una valenza di deterrenza e affrontare il fenomeno delle “baby gang” non solo come sicurezza ma anche come emergenza educativa. Servono, inoltre, infrastrutture e lo sviluppo di linee metropolitane e di piste ciclabili. C’è poi il tema della riconversione delle aree ex Falck a distretto sanitario nazionale, che è una direttrice importante, con la costruzione della “Città della salute”. Si tratta di un intervento straordinario per gli aspetti medico-scientifici e per l’indotto occupazionale".

Sesto San Giovanni era chiamata la Stalingrado d’Italia. Il centrodestra può conquistare i voti degli operai?

"Il centrodestra ha conquistato un consenso socialmente trasversale e la riconferma dell’amministrazione comunale è un riconoscimento del nostro buon governo. In molte città tradizionalmente operaie la sinistra ha deluso ed oggi un operaio vota più per Meloni che per Letta".

Giorgia Meloni potrebbe essere la prima presidente del Consiglio donna nella storia d’Italia. Un passo avanti o indietro per i diritti delle donne?

"Decisamente un passo avanti per tutte! Piuttosto osservo che la sinistra riversa la propria frustrazione per il fatto che è la destra a proporre la prima donna premier. Per noi valgono il merito e l’impegno, e Giorgia Meloni si è affermata perché è brava non perché donna".

Il Pd ha puntato la sua campagna sui manifesti divisi tra il rosso e il nero. Che ne pensa?

"Il Pd crea ed insegue fantasmi, preferisce la contrapposizione alle proposte. Sta dedicando la campagna elettorale alla demonizzazione dell’avversario piuttosto che all’ascolto dei cittadini ed ai contenuti del programma. Noi vogliamo parlare di programmi, del caro bollette e dell’inflazione, di ciò che interessa veramente agli italiani. Fratelli d’Italia rappresenta il futuro, il Pd il passato e la loro comunicazione riflette questo".

Dopo la polemica sollevata dal suo avversario del centrosinistra nel collegio Emanuele Fiano sulle diverse vostre storie politiche, è disponibile a incontrarsi con lui?

"Lo sono sin dall’inizio ma ho chiesto che venissero invitati tutti i candidati. Si chiama democrazia e significa rispetto. Non è né politicamente né eticamente accettabile trasformare la campagna elettorale in un derby di storie personali e familiari diverse. Mi rendo conto per Fiano è dura superare il fallimento del “campo largo’’ e quindi voglia polarizzare lo scontro, ma io rappresento la coalizione di centrodestra. E poi sul collegio in corsa ci sono altri soggetti politici, come il Terzo polo, che peraltro erano suoi alleati. Quindi ben vengano i confronti ma con tutti i candidati per ragionare di politica e parlare di futuro".

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