REDAZIONE MILANO

"Rapinati e sequestrati a Milano: la banda non lascia scampo"

Due giovani egiziani sono stati vittime di una rapina a Milano, in cui erano coinvolti sei giovani marocchini armati di pistole, coltelli e cocci di bottiglia. Gli agenti del commissariato Bonola hanno bloccato i rapinatori e portato in carcere quattro di loro.

L’offerta di aiuto non era altro che un espediente per attirare in trappola i due malcapitati. Che all’improvviso si sono ritrovati circondati da una decina di persone armate di pistola, coltelli e cocci di bottiglia. Il raid è andato in scena giovedì mattina in una delle palazzine dell’ex Casa del Giovane di via Falck, con un antefatto. La sera precedente, un diciannovenne e un ventiquattrenne, entrambi egiziani, si sono ritrovati in piazza Duomo per trascorrere la serata, dopo aver ricevuto la somma complessiva di 1.500 euro per il loro lavoro in una società con banco frutta all’Ortomercato. A notte fonda, si sono resi conto che non c’erano più treni per Abbiategrasso; e a quel punto si sono fatti avanti due marocchini, che hanno suggerito l’ex Casa del Giovane come luogo sicuro per la notte. In realtà, alle 8.30 i due sono stati accerchiati, picchiati e derubati di soldi, cellulari e persino di un cagnolino.

Poi gli egiziani sono stati costretti a rimanere per due ore nella loro stanza, sotto la minaccia di una pistola e di un coltello, fin quando sono riusciti a liberarsi e a chiedere aiuto. A quel punto, sono intervenuti gli agenti del commissariato Bonola, che hanno bloccato sei giovani vicino alla fermata San Leonardo del metrò: di questi, quattro marocchini di 16, 19, 22 e 24 anni sono stati sottoposti a fermo e portati in carcere.