Raccolta fondi per la battaglia legale della Vivaio: "Servono 50mila euro"

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Una raccolta fondi per sostenere la battaglia legale contro il trasloco della scuola media Vivaio in viale D’Annunzio. A lanciarla è anche l’Associazione Luca Coscioni, che si è costituita parte civile nella causa civile "per discriminazione" promossa da dodici famiglie di alunni con disabilità contro il Comune di Milano.

Obiettivo: raccogliere 50mila euro "per coprire i costi complessivi dell’azione legale che permetterà alla scuola Vivaio di continuare a offrire una didattica inclusiva di qualità e gratuita per tutti". "Noi famiglie delle ragazze e ragazzi con disabilità della scuola Vivaio di Milano vi chiediamo di aiutarci nella difesa del progetto di didattica inclusiva portato avanti da questo istituto – l’appello -. Da oltre 45 anni, la scuola Vivaio è un luogo dove studenti con disabilità e studenti senza disabilità studiano insieme, imparando l’uno dall’altro e crescendo insieme in un ambiente di rispetto e inclusione. Per realizzarsi, questo progetto di didattica inclusiva, ha bisogno, oltre che di insegnanti specificamente preparati, di spazi quantitativamente e qualitativamente adeguati".

La battaglia legale si fa onerosa: "Siamo solo 12 famiglie, servono fondi per la perizia architettonica (necessaria a dimostrare l’adeguatezza o meno della nuova sede) e per quella relativa alla didattica inclusiva, tecnici di parte, oltre alle spese da mettere in conto in caso di sconfitta", spiegano i ricorrenti. In caso di vittoria o se dovessero esserci eccedenze, le famiglie hanno intenzione di sostenere l’Associazione Luca Coscioni anche per altre battaglie: "Abbiamo visto quanto sia difficile per le persone fragili reagire alla prepotenza speriamo di poterli aiutare ad aiutare la prossima Vivaio - spiega Stefano Alderighi, genitore e ricorrente nella causa per discriminazione - e speriamo di riuscire ad aiutare anche le famiglie che hanno presentato ricorso al Tar". Perché dopo la vittoria delle famiglie della Vivaio, la Giunta ha dato mandato all’avvocatura del Comune per il ricorso, che sarà depositato nei prossimi giorni. "Anche quello è un giudizio molto costoso e molto complicato: bisogna aiutarsi secondo lo “spirito della Vivaio”", sottolinea Alderighi. Intanto la petizione su Change.org contro il trasloco ha raggiunto quota 32mila firme e procedono i lavori in viale D’Annunzio che dovrebbero chiudersi entro la fine di marzo, come annunciato nell’ultimo consiglio comunale. Si.Ba.

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