
Il rabbino capo della comunità ebraica di Milano, Alfonso Arbib
Milano – “Sull'indagine per genocidio a Gaza, il Papa poteva risparmiarselo. Alcuni interventi del Papa sono stati sbagliati e credo sia necessario avere un atteggiamento più equilibrato nei confronti della questione mediorientale. Siamo davanti a una tragedia che coinvolge tutti, bisogna lavorare per superare questa tragedia”.
Sono le parole del rabbino capo di Milano Rav Alfonso Arbib, al termine del suo intervento presso la Sinagoga di Milano per il Giorno della Memoria. Nell'ultimo anno, ha proseguito, “ci sono stati vari problemi, un problema di empatia soprattutto da parte dei vertici della Chiesa verso Israele e anche verso gli ostaggi, questo non vuol dire che non ne abbiano parlato o non abbiano chiesto la liberazione dei rapiti, ma mi aspettavo qualcosa di più”.
"Mi aspettavo - ha aggiunto - una ribellione morale. Spero si sia capito che è stato un errore, che c'è stata una sottovalutazione della crescita dell'antigiudaismo, io spero che questo venga corretto, c'è la possibilità di farlo, spero venga fatto. Credo sia necessario che si prenda atto del clima di odio, cosa che non è avvenuta completamente. Non stiamo esagerando, come mi hanno detto alcuni amici: credo ci sia davvero un clima pericoloso, in cui si sono rotti tabù e freni inibitori e in cui si può dire di tutto".
Secondo Arbib, "serve consapevolezza, un'azione educativa che è evidentemente fallita in questi anni, ma che dobbiamo portare avanti, e bisogna imparare a usare le parole, dobbiamo stare attenti perché fomentano il clima di odio”. Inoltre la politica, secondo Arbib, "dovrebbe uscire dalla necessità di assecondare slogan e posizioni estremiste, dovrebbe volare un po' più alto: capisco non sia semplice, ma vedo una quantità di semplificazioni che stanno diventando pericolose”