Quotazioni, la Lombardia rallenta ma negli ultimi dodici mesi ha sfondato i duemila euro

Il valore medio è cresciuto del 3,7 per cento: Milano la più cara, raggiunge i 9.500 euro. Pavia, Mantova e Cremona restano le province più abbordabili

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Le quotazioni del mercato immobiliare in Lombardia mediamente calano dell’1% nell’ultimo trimestre, ma salgono del 3,7% in un anno rispetto a settembre del 2021. Il valore medio al metro quadro si attesa a 2.013 euro.

In 8 aree su 12 su base trimestrale e in 9 su base annua, si registrano aumenti dei prezzi.

A Bergamo e provincia un’abitazione costa di media 1.415 euro al mq in aumento dell’1,5%; a Brescia 2.100 euro in crescita del 7,2%; a Como 2.060 euro in salita del 5%; a Lecco 1.650 euro in rialzo del 6,8%; a Lodi 1.336 euro sostanzialmente stabili; a Milano 3.165 euro in aumento del 6,1%; a Monza 1.908 euto in crescita del 7,2%.

Gli unici segni meno sono a Cremona, dove servono 1.135 euro al mq per comprare casa; Mantova con 1.115 euro; Pavia con 1.077 euro e Sondrio con 1.477 euro in lieve flessione dello 0,6%.

Quasi tutti i capoluoghi hanno inoltre chiuso in positivo il trimestre, ad eccezione di Begamo e Como. Gli aumenti più marcatirigurdano Mantova e Monza.

La città più cara dove risiedere è naturalmente Milano con una richiesta media di 4.900 euro al metro quadrato, ma che in centro storico raddoppiano e schizzano a 9.500 euro.

Monza con 2.643 euro è più abbordabile, come Como con una richiesta di 2.382 euro. Anche Pavia, Bergamo e Lecco presentano prezzi superiori alla media regionale.

D.D.S.

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