MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Quell’asilo in rovina è tutto da rifare

Chiuso ormai da dieci anni per problemi di amianto, l’edificio di via Rimini è diventato dimora di disperatii

di Marianna Vazzana

Il colore carta da zucchero delle facciate quasi si mimetizza con il verde attorno. Le piante incolte coprono quello che una volta era l’ingresso principale. Non c’è più neanche il cartello a indicare che quella, un tempo, era la scuola dell’Infanzia comunale di via Rimini, al civico 258: chiusa quasi 10 anni fa per problemi di amianto, è ancora nel limbo. In attesa di demolizione e ricostruzione.

"Quanto ci vorrà?", domandano gli abitanti del quartiere, tra Romolo e Famagosta, segnalando che ormai quel luogo abbandonato è diventato dimora di disperati. "Vediamo i viavai dalle finestre", testimonia una ragazza. Per accedere dall’esterno è stata manomessa la serratura di un cancello laterale: basta sollevare un pezzo di metallo e si conquista il via libera. Una tristezza osservare dai finestroni quello che un tempo doveva essere il salone, con ancora sagome di personaggi attaccati alle pareti, oggi pieno di cumuli d’immondizia.

Accanto, in un ambiente attiguo ma sempre visibile dall’esterno, ieri pomeriggio c’era una pentola sul fuoco. Prova che qualcuno, lì dentro, ha trovato riparo. Proseguendo lungo il perimetro, in un’altra stanza si vede spuntare un giaciglio con le coperte. Di fianco, resti di cibo e rifiuti. Quella deve essere la "camera da letto". Nel giardino fanno capolino alcuni stracci sparpagliati. "Io sono stata tra gli ultimi alunni di quell’asilo - racconta Claudia, oggi 14enne - ed è orribile vederlo ridotto così. Ad aggravare la situazione è il fatto che sia occupata: vedo entrare persone, noto che ogni giorno l’edificio è sempre peggio".

I cartelli sistemati su porte e finestre, che vietano l’ingresso ai non autorizzati, a quanto pare vengono ignorati. "Anche i miei nipoti hanno frequentato quell’asilo, li accompagnavo io - racconta Paola Origgi, nonna - e oggi hanno 21 e 27 anni. Peraltro, la struttura è stata chiusa dopo la sistemazione della stradina laterale: una beffa". A novembre del 2019, il Comune aveva annunciato di aver approvato il quadro economico di un milione e 850mila euro per la demolizione e la bonifica. Ora a che punto è l’iter? Gli uffici dell’assessorato all’Edilizia scolastica fanno sapere che la demolizione, che era già stata inserita nel Piano triennale opere pubbliche, è tra le priorità del 2021. Presumibilmente, quindi, avverrà entro l’anno. Poi dovranno esserci carotaggi e analisi, prima di procedere con la ricostruzione.