
Quel rossostop non dà multe E troppi lo sanno
Il tutor sulla valtidone è stato installato su un rettilineo a due corsie, “controlla” un chilometro di strada e la velocità massima è di 70 chilometri orari. Il tratto successivo, molto pericoloso e teatro di numerosi incidenti, è invece a una corsia e non è controllato, mentre la velocità consentita è di 90 chilometri orari. Un vero controsenso in tema sicurezza. Ma è certamente una fonte di incassi inesauribile.
Diversamente il semaforo rosso stop, chiamato anche “anti pirata”, installato sulla Sp 28 Vigentina una decina di anni fa, non fa cassetta in quanto non è abilitato a rilevare infrazioni. E oggi risulta perfettamente inutile. Si trova fra Opera e Pieve Emanuele e diventa rosso se un’auto, un camion o un pullman arriva a velocità superiore ai 50 chilometri orari. Grazie a un sensore che rileva le velocità infatti il semaforo, sempre verde, diventa rosso quando si supera il limite. È ben indicato e ben visibile ed è stato installato per ridurre gli incidenti nel tratto di Vigentina che attraversa il centro abitato della frazione Dosso Cavallino. Ma non è fornito di dispositivo per le contravvenzioni. Ormai tutti lo sanno e i soliti furbetti sfrecciano a velocità impossibile passando col rosso. Soprattutto la sera e nelle ore di punta. Infatti basta restare alcuni minuti sul posto e osservare la massa di auto che in colonna viaggiano a velocità inferiore al limite per evitare che il semaforo scatti, diventi rosso e blocchi le auto. Ma basta un furbetto dal piede pesante che nel migliore dei casi fa scattare il semaforo rosso. Nel peggiore dei casi invece il furbetto sorpassa la coda passando col rosso consapevole che non prenderà mai la multa.
Mas.Sag.