Quanto è impegnativo crescere bene e sani

L’educazione alla salute è un percorso articolato e complesso che implica la rinuncia per sempre al cibo spazzatura

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Ma quanto è difficile crescere in modo sano? Per farlo sembra che si debba rinunciare a tutte le cose che ci piacciono. tutti i giorni, genitori, zii, parenti, professori non fanno che rpeterci le stesse cose: "dovete mangiare bene, niente cibo spazzatura!” “non bevete bibite gassate!”,“ mangiate le verdure e la frutta!”, “fate tanto sport!”. Perchè è così importante? E soprattutto perchè le cose che noi amiamo mangiare, (hamburger, patatine) fanno male?

Non poteva essere il contrario e abolivamo dalla nostra alimentazione le verdure? Sarebbe stato un sogno! Questo è ciò che pensavamo prima di iniziare un progetto sull’educazione alla salute e sul consumo consapevole. Abbiamo imparato che “stare bene” vuol dire godere di uno stato di buona salute psico fisico e che, per mantenere questo stato di buona salute, è necessario avere un’alimentazione corretta, un’igiene accurata e praticare attività fisica. Sin dalle elementari i maestri ci hanno spiegato che la piramide alimentare ci dava informazioni sul modo giusto di nutrirci, e sin da allora abbiamo imparato alcuni termini specifici come proteine, carboidrati, zuccheri e grassi. oggi però abbiamo appreso qualche informazione in più: mangiare bene significa “consumare” cibo non in modo compulsivo ma in modo consapevole. questo vuol dire che dobbiamo stare molto attenti alla qualità dei prodotti ma anche alla catena di produzione e distribuzione con la quale i cibi arrivano sulle nostre tavole. questo è importante perché il benessere fisico passa anche dalla salute del nostro pianeta e quindi dobbiamo fare scelte ecosostenibili evitando il più possibile di sfruttare in modo selvaggio l’ambiente e provocare alti tassi di inquinamento. Tutti ci siamo posti questo quesito: davvero possiamo fare la differenza comprando un prodotto piuttosto che un altro? Molti di noi erano scettici, ma abbiamo imparato che ogni euro che spendiamo è come se fosse un voto per il prodotto acquistato e per l’impresa che lo produce. Quindi ognuno di noi deve stare molto attento a ciò che acquista e non si deve fare condizionare dalla moda, dalla pubblicità o dalle vecchie abiutudini scorrette. Per diventare consumatori consapevoli e responsabili dobbiamo selezionare quei prodotti che contribuiscono a creare un benessere diffuso cioè quelli che hanno un impatto ambientale positivo sulla comunità.

Tutti noi possiamo decidere di dare il nostro contributo scegliendo proprio quelli. Una sintesi di quanto abbiamo imparato può essere questo di elenco di buoni comportamenti che abbiamo scritto in classe: comprare prodotti a km zero; meglio comprare prodotti di stagione; evitare prodotti imballati con la plastica; fare scelte ecosolidali e fare attenzione al consumo energetico sia nella fase della produzione sia in quella di distribuzione degli alimenti.

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