LEONARDO DEGLI ANTONI
Cronaca

Quando l’estate entra nel carcere

I corsi di nuoto e le attività sportive in piscina per i ragazzi dell’istituto penale Beccaria, grazie a Uisp.

di Leonardo Degli Antoni

Lo sport come strumento per educare alla collegialità, per allentare la tensione e anche per indirizzare i ragazzi verso la professione di istruttore sportivo. È con questi propositi che Uisp (Unione Italiana Sport Per Tutti) organizza corsi di nuoto e attività sportive in piscina, all’interno dell’istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano. Dal 29 giugno al 31 agosto Uisp mette a disposizione dei giovani detenuti sette istruttori, tre operatori e quattro assistenti bagnanti. Lo scopo è coinvolgere i ragazzi nelle attività sportive e in un percorso di formazione. Tutto questo per far capire loro che esiste una vita diversa rispetto a quella che li ha portati all’interno dell’istituto, e che un futuro migliore è possibile.

Gli istruttori, tutti volontari, garantiscono 33 ore di corsi in piscina alla settimana, suddivise su cinque giorni. Tra gli esercizi proposti ci sono quelli di acquaticità, di tecnica base del nuoto, di trasporto e salvataggio, di apnea, oltre e giochi collettivi. Il tutto volto a stimolare l’instaurarsi di relazioni cooperative tra i partecipanti. Il progetto viene portato avanti da anni e i detenuti si sono sempre dimostrati attenti, curiosi e propositivi.

In questo contesto è la figura dell’istruttore ad assumere un ruolo centrale: diventa un veicolo di valori e comportamenti sociali positivi da emulare al di fuori dell’istituto penale. Di fatto è il promotore di un’alternativa alla delinquenza, di una possibilità di conduzione di vita retta e dignitosa all’interno della società civile. Insomma, l’istruttore dimostra con il proprio operato che le tecniche che i ragazzi apprendono si possono trasformare anche in uno sbocco professionale. Nello specifico quello di assistente dei bagnanti.

"Sono molti i ragazzi che una volta usciti dal Beccaria scelgono di intraprendere la carriera dell'istruttore sportivo", spiegano Natalia Generalova, presidente di Uisp Milano e Antonio Iannetta, dirigente Uisp, "Questo ci fa comprendere come la nostra iniziativa sia un vero strumento di recupero. Lo sport, con i suoi valori, diventa un mezzo di salvezza per molti ragazzi. In questa direzione vanno le scelte della Uisp: cercare di contrastare preconcetti, andare oltre al muro della diffidenza, favorendo sensibilmente un impegno concreto in tutti quei luoghi dove la socialità, il rispetto delle regole e l’impegno diventano parole chiave per un futuro migliore per tutti, nessuno escluso. È un’attività che rispecchia pienamente i nostri valori: dare la possibilità a chiunque di poter praticare sport".

E l’attività fisica ha anche una virtù in più: non conosce la discriminazione. "Il linguaggio sportivo è multietnico e abbatte il muro della diversità", aggiunge Antonio Iannetta, "Quindi i giovani reclusi trovano nella nostra iniziativa uno strumento importante che li aiuta ad inserirsi". Ma i corsi estivi all’istituto penale minorile Cesare Beccaria non sono tutto. Durante il resto della stagione Uisp organizza anche corsi di tennis nel carcere di Bollate, e ogni anno coinvolge i detenuti di Bollate nella gara podistica Vivicittà.