"Quando abbiamo preso l’appartamento ci hanno detto che la facciata era ignifuga"

La rabbia di una inquilina: "E invece è bruciata in appena sette minuti". In tanti confermano

L'incendio alla Torre dei Moro, i giudici sono al lavoro sulle responsabilità

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Milano - Passo spedito, piglio pragmatico, tanta voglia di capire come ripartire e poca voglia di parlare. Non fosse per sottolineare un fatto: "Quando ho preso questa casa, mi è stato detto che il rivestimento esterno era ignifugo". Così assicura una inquilina del grattacielo di via Antonini. "Invece – prosegue – è bruciato in sette minuti: questo deve essere scritto". L’invito è ai cronisti, ovviamente. Ma, a proposito di carte scritte, la donna è convinta che la resistenza della facciata alle fiamme sia stata messa nera su bianco in qualche documento fornitole nel momento di acquistare: "Ora naturalmente è tutto là dentro – dice rivolgendo lo sguardo al palazzo e al suo appartamento –, ma sono convinta che da qualche parte lo abbiano messo per iscritto".

A suo sostegno è arrivata ieri la conferma che il rivestimento esterno della Torre dei Moro è stato realizzato in Alucobond, un materiale composto in parte da alluminio e in parte da sostanze minerali che dovrebbero garantirne la resistenza al fuoco. Che sia proprio questo il materiale col quale è stata realizzatga la facciata e che avrebbe dovuto rivelarsi ignifugo, lo hanno confermato sia l’amministratore del condominio sia gli ingegneri che hanno curato le opere strutturali dello stabile. "E invece la facciata è bruciata in soli sette minuti" scandisce a più riprese l'inquilina.

"L’incendio è divampato ad una velocità da non credere – sottolinea a sua volta Marianna Iazzetta –. Io abito in via Verro, a cento metri da qui, e in via Antonini ho soltanto il box. Domenica ero a Milano, ero a casa, mi sono accorta quasi subito di quanto stesse accadendo e sono rimasta impressionata dalla rapidità con la quale si sono ingrossate le fiamme e con la quale si ingrossava la colonna di fumo". Accanto a lei c’è Serena Lorenzzi, a sua volta proprietaria di un box auto sotto il grattacielo di via Antonini: "Domenica ero a San Giuliano, nella zona in cui ci sono i centri commerciali: il fumo si vedeva anche lì".

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