Pusher e imboschi nella stazione In manette un altro spacciatore

Scoperto un imbosco in una fessura del muro. Una settimana fa. altri tre in manette

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Quattro pusher arrestati nel giro di una settimana. Sempre nella zona della stazione Certosa. E le due operazioni hanno messo in evidenza un minimo comun denominatore: gli spacciatori non avevano mai droga addosso, ma ne prelevavano di volta in volta la dose da smerciare in un deposito di fortuna, così da rischiare il meno possibile. Il secondo blitz in ordine di tempo, che ha confermato un modus operandi già emerso a metà della scorsa settimana, è andato in scena mercoledì pomeriggio. Durante un servizio di controllo, gli agenti delle Volanti hanno notato che un uomo stava nascondendo qualcosa in un buco nel muro dello scalo ferroviario. A quel punto, i poliziotti hanno deciso di fermarlo per una verifica, scoprendo che in quell’imbosco c’erano 35 grammi di hashish; di conseguenza, il ventottenne di origine nigeriana, irregolare in Italia e con diversi precedenti, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Lo scorso 20 gennaio, erano stati bloccati in tre, per lo stesso motivo, a valle di un’indagine-lampo portata avanti dagli agenti del commissariato Quarto Oggiaro e dai colleghi della squadra investigativa della Polfer. L’obiettivo: smantellare una rete di spaccio al dettaglio che si stava sviluppando nel sottopassaggio che unisce i due lati della stazione.

Dopo aver assistito in diretta a due cessioni di droga, i poliziotti erano usciti allo scoperto, bloccando un ventiseienne gambiano, un ventinovenne nigeriano e un trentasettenne della Sierra Leone. L’operazione aveva portato al sequestro di 40 grammi tra hashish e marijuana e alla scoperta del nascondiglio dello stupefacente, ricavato all’interno di una cassetta elettrica vicino al binario 3.

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