Un “Punto pediatrico“ gratuito inaugurato dalla Fondazione Francesca Rava per i bambini di Ponte Lambro. Un servizio di frontiera per orientare le famiglie, in particolare chi è in condizioni di fragilità, "nel percorso di assegnazione del pediatra di libera scelta" che non tutti i piccoli hanno, sia perché i loro genitori, magari stranieri in Italia da poco, non sanno a chi rivolgersi, sia per le distanze "che spesso scoraggiano le famiglie, dato che i medici più vicini sono comunque fuori quartiere" spiega Ersilia Di Rocco, mamma di due bimbi, un maschietto di 3 e una femminuccia di 5, tra i primi ad accompagnare i suoi piccoli all’ambulatorio che si affaccia nel cortile delle case popolari del Comune di via Montecassino 9. Un servizio pensato per gli ultimi, in una zona che è parte di Milano ma nello stesso tempo distante, separata dalla tangenziale. Ieri l’inaugurazione a cura della Fondazione Francesca Rava - NPH Italia Ets che lo ha promosso e realizzato (ed è il secondo, dopo quello di Gorla) grazie al sostegno della Fondazione Banca Popolare di Milano. Il presidio, aperto al momento due volte al mese, si avvale del contributo di pediatri volontari. Una struttura in rete con le associazioni del territorio, aperta grazie alla collaborazione con il Comitato Case popolari Calvairate Molise Ponti e la Cooperativa Sociale Eureka, che gestiscono il locale trasformato in “Punto pediatrico“ grazie ai volontari dell’azienda Floa che lo hanno ridipinto e arredato (e la pavimentazione è stata donata da Artigo SpA). "Siamo certamente lontani dalla Milano da bere", dice Sergio Arrigoni, pediatra volontario per il progetto, che lavora negli ospedali Fatebenefratelli e Melloni. "Siamo pronti a portare il nostro contributo". Vincenzo Tomaselli, collega, sottolinea che "noi faremo da ponte, senza sostituirci al sistema sanitario nazionale". I medici effettueranno visite pediatriche gratuite; potranno prescrivere farmaci, visite ed esami. Indirizzare nell’orientamento. Non mancheranno i momenti di formazione.
"L’obiettivo – evidenzia Mariavittoria Rava, presidente della fondazione Francesca Rava, affiancata dalle due coordinatrici del progetto Elisabetta Strada ed Emanuela Ambreck – è contrastare la povertà sanitaria di bimbi e famiglie. Una prima risposta all’assenza di assistenza e una prima connessione con i servizi territoriali". Proprio Ponte Lambro è stato al centro delle cronache per il caso di Diana Pifferi, la bimba di 18 mesi morta di stenti a luglio del 2022. "Con il “Punto pediatrico“ – continua – apriamo la porta al bisogno. Al centro ci deve essere la prossimità. Anche solo accorgersi di questa presenza e chiedere aiuto può fare la differenza". Il desiderio è che in futuro non ci sia più bisogno di presìdi del genere. "È incredibile come da un lato ci si lamenti della denatalità e dall’altro ci siano quartieri senza un pediatra. Questo è un prezioso lavoro di rete e noi siamo orgogliosi di aver sostenuto l’iniziativa", evidenzia Umberto Ambrosoli, presidente di Fondazione Banca Popolare di Milano. Presenti al taglio del nastro l’assessore al Welfare del Comune Lamberto Bertolè, il presidente di Municipio 4 Stefano Bianco, la consigliera regionale Paola Pizzighini. Madrina dell’evento e volontaria per Francesca Rava: Rajae Bezzaz.