Il presunto "malfunzionamento dell’algoritmo" ministeriale continua a infiammare le proteste dei docenti precari. Due giorni fa l’"occupazione" nell’atrio dell’Ufficio scolastico territoriale di via Soderini. Ieri il presidio, organizzato sempre da Adl Cobas, nella sede milanese dell’Ufficio scolastico regionale. A sollevare il malcontento è "la falla nel sistema" che avrebbe portato a nominare decine di insegnanti sulla stessa classe di concorso, negando ad alcuni di loro l’assegnazione di una sede lavorativa malgrado la posizione in graduatoria. "L’Ust di Milano non ha ancora accolto le richieste delle precarie e dei precari danneggiati dall’algoritmo e dalle cattedre disponibili ma non messe a disposizione nei tempi previsti", accusa il sindacato. Adl Cobas punta il dito contro il comunicato con cui l’Ufficio scolastico regionale smentiva la protesta del giorno precedente e difendeva il "lavoro serio e professionale di tutto il personale amministrativo". Parole che, secondo il sindacato, cercano di "insabbiare illegalità ai danni di numerosi docenti".
Alle critiche si è unito Abele Parente, segretario Uil Scuola Lombardia, che si è scagliato contro il primo bollettino delle Graduatorie provinciali per le supplenze (Gps). Un documento che mette nero su bianco 493 nuove assunzioni di docenti a tempo indeterminato nella provincia di Milano e 8.443 nomine a tempo determinato per le supplenze. "L’erronea gestione del bollettino – attacca Parente – ha causato gravi disservizi che hanno compromesso il diritto di numerosi docenti a ottenere l’incarico". Un episodio che, "oltre a danneggiare la professionalità dei docenti coinvolti, rischia di compromettere la qualità dell’istruzione nelle scuole della provincia, già colpite dalla carenza di personale docente qualificato". Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Luciana Volta, ieri sera ha scritto una lettera agli studenti, ai docenti e ai genitori: "Insieme, possiamo rendere anche questo anno scolastico davvero speciale".