
Secondo gli organizzatori della manifestazione sono stati 1.300 i milanesi scesi in strada nel tardo pomeriggio di ieri per far sentire la loro voce al grido di “Basta morti in strada”. I manifestanti si sono ritrovati in quattro luoghi della città: 500 ai Bastioni di Porta Nuova, angolo via Solferino, 350 in viale Bianca Maria, angolo via Mascagni, altri 250 in viale Beatrice d’Este, angolo via Melegnano, e, infine 200 persone in corso di Porta Vercellina, angolo via Biffi.
"La Giunta Sala sembra immobile di fronte a quello che succede ogni giorno nelle strade di Milano. In questa settimana ci sono stati due gravi incidenti provocati da mezzi municipali: a Rogoredo un bus Atm ha schiacciato una ciclista, ferendola alla gamba, e al quartiere Adriano un mezzo Amsa ha travolto una signora che stava per attraversare sulle strisce pedonali agganciandola senza che l’autista se ne accorgesse – si ricorda nella nota diramata da Alberto Gianera, Maria Dellagiacoma e Ilaria Lenzi, alcuni dei promotori della protesta –. I grandi automezzi, che hanno una visibilità ridotta, e l’elevata velocità con la quale circolano le auto sono i due grossi problemi della sicurezza stradale. Ogni mese muoiono due persone travolte da camion o automobili. Sono 20 le persone uccise dall’inizio dell’anno a causa di incidenti automobilistici nelle strade di Milano: 9 persone che camminavano a piedi, 5 persone in bici, 5 persone a bordo di mezzi motorizzati, 1 persona in monopattino".
"Per risolvere questo drammatico problema – proseguono gli organizzatori – chiediamo al Comune di realizzare urgentemente la città a 30 chilometri orari, come hanno già fatto Bologna e molte città europee, per rendere la nostra città un luogo sicuro per tutte le persone, indipendentemente dal fatto che si muovono a piedi, in bici, in monopattino, in moto, in auto. Inoltre, chiediamo: liberare dalle automobili tutte le strade scolastiche per garantire maggiore sicurezza per bambini e bambine, ragazzi e ragazze; rendere tutta la città ciclabile per tutte le capacità; nessuna tolleranza verso il parcheggio selvaggio sui marciapiedi e nelle zone alberate; il ripristino immediato delle domeniche a piedi per accompagnare la cittadinanza al cambiamento. Serve accelerare con risposte attuative per rispondere all’emergenza che c’è sulle strade di Milano".
Sul tema ieri è intervenuto il sindaco Giuseppe Sala: "Dobbiamo rendere più sicure le strade, questo è evidente. Il tema su cui tutti dibattono è la questione della velocità. Io su questo punto vedrò a breve il ministro Matteo Salvini a Roma. Ritengo che sia necessario, se si vuole limitare la velocità, avere misuratori. Non voglio riempire le strade di autovelox però non voglio fare neanche una cosa più simbolica che pratica". Quanto al limite dei 30 chilometri orari, il sindaco spiega: "Non può essere su tutta Milano ma bisogna partire, ad esempio, dove ci sono le scuole".
Giambattista Anastasio
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