Milano, prostituta violentata e rapinata da tassista. Lui: "Era consenziente"

L'uomo, un 45enne pavese, nega tutto e fornisce la sua versione dell'accaduto

Una prostituta

Una prostituta

Milano, 25 maggio 2018 - Ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con la prostituta ventenne, ma ha negato di averla violentata. G.V.D.L., tassista di quarantacinque anni residente a Cura Carpignano, è stato interrogato ieri mattina in carcere a Torre del Gallo dal Gip di Pavia, su delega del giudice di Milano. Il tassista era stato arrestato pochi giorni fa con l’accusa di aver stuprato e derubato una giovane romena a Milano, dove l’uomo svolge la sua attività.

Secondo gli inquirenti, l’uomo l’avrebbe caricata sul tuo taxi e dopo aver contrattato il prezzo della prestazione, si sarebbe rifiutato di usare le dovute precauzioni nonostante le richieste esplicite della ragazza che voleva utilizzare il preservativo. L’uomo avrebbe quindi abusato della giovane donna, consumando un rapporto non protetto, per poi buttarla giù dall’auto. In strada, la ventenne era stata soccorsa dalle colleghe, si era poi rivolta alle forze dell’ordine. Indagando, gli inquirenti erano risaliti al tassista della provincia di Pavia. Il quarantacinquenne, assistito dal legale di fiducia Antonio Savio, ha scelto di rispondere alle domande del giudice, fornendo la sua versione dell’accaduto.

Ha spiegato che, secondo la sua ricostruzione, avrebbe avuto il rapporto con la giovane, stabilendo con lei di pagare venti euro. Tuttavia, ha raccontato che poi la ragazza avrebbe preteso più soldi perché il momento di intimità era durato più del previsto. Ha quindi raccontato al Gip di aver litigato con lei, la quale poi se ne sarebbe andata arrabbiata. Ha precisato che era la prima volta che si incontravano, non avevano mai avuto trascorsi insieme. E ha inoltre spiegato di aver usato il preservativo, di non aver voluto un rapporto non protetto in quanto è un padre di famiglia, non avrebbe voluto rischiare di attaccare malattie alla moglie o alla figlia. La moglie oltretutto, ha fatto depositare una dichiarazione in cui afferma di essere disposta ad accogliere in casa con lei il marito se venisse posto ai domiciliari. Un’eventualità su cui il Gip si è riservato di decidere, in seguito alla richiesta di scarcerazione avanzata dal difensore del quarantacinquenne. 

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