
Una favola fa compagnia. Raccontare una storia può aiutare a spezzare la monotonia delle giornate che i bambini stanno trascorrendo in casa, durante l’emergenza sanitaria. L’idea è venuta a Medem, l’Associazione Culturale e Compagnia Teatrale che a marzo, trovandosi con tutti gli spettacoli annullati, ha trovato un modo per stare vicino ai più piccoli. Così è nata l’iniziativa di leggere a distanza le “Favole al telefono” di Gianni Rodari ai bimbi. "Abbiamo scoperto che Damatrà onlus di Udine realizzava già una cosa simile", spiega Mauro Silvestrini, il presidente di Medem, "Così ci siamo affiancati a loro e abbiamo iniziato una staffetta insieme". La collaborazione è andata avanti per due settimane, e le due associazioni si alternavano i giorni gestendo l’organizzazione delle chiamate. Poi è andata avanti Medem che ha cominciato a passare il testimone ad altre realtà anche non italiane: Agesci Pesaro 4, Lectus (Teramo), Les Appentis Sorciers (Bordeux) e Agesci (Milano). Come funziona “Favole al telefono”? Bisogna mandare un messaggio al numero che viene deciso ogni settimana, indicando: Il nome del bambino per cui si richiede la favola, la sua età, la città di provenienza della richiesta ed eventuali preferenze di date e orari. Poi si riceve una risposta dove viene comunicata la data e l’ora della favola al telefono e si viene messi in contatto con un lettore.
"La chiamata in genere dura 20 minuti", continua Silvestrini, "a volte leggiamo due storie a volte nessuna e parliamo coi bimbi, che ci raccontano qualcosa". "Una volta deciso l’appuntamento", racconta Pietro Sorrenti, un lettore volontario, "ricevo la chiamata all’ora stabilita, apro “Favole al telefono” che mi è stato fornito in versione digitale, e chiedo al bambino che storia vuole sentire. Poi comincio la lettura e una volta finita la fiaba a volte ne leggo una seconda. Alla fine della telefonata i piccoli fanno un disegno su una delle storie, ce lo mandano e noi li raccogliamo". Tutti vengono postati sulla pagina Facebook di Medem.
"Sono stati i bimbi che ci hanno proposto di fare i disegni. Così è nata l’idea di collezionarli tutti", aggiunge Silvestrini. Una cosa che sorprende è che non sono solo i più piccoli ad essere affascinati da questa iniziativa che cade proprio nel centenario della nascita del grande scrittore. Sono state coinvolte tantissime persone, di tutte le età: dagli 8 mesi fino ai 90 anni.
"Nei primi quattro giorni abbiamo gestito oltre 460 prenotazioni", precisa Silvestrini, "alcune sono arrivate anche da anziani, una signora ci ha scritto: sono una bambina ultra cinquantenne che, quando era piccola, adorava le favole al telefono. Mia mamma le leggeva a me e a mio fratello, mi piacerebbe ascoltarle da voi. Un’altra ha scritto: Sarebbe possibile richiedere una favola per i miei anziani genitori che in questo momento non posso incontrare?". Forse il segreto di “Favole al telefono” di Gianni Rodari è questo. Non ha tempo e non ha età. Il protagonista dell’incipit, il ragionier Bianchi, lontano da casa telefonava ogni sera alla sua bambina, e le raccontava una storia. Quando il ragioniere la chiamava, lecentraliniste sospendevano tutte le telefonate per ascoltarlo. Soprattutto in questo momento una favola al telefono è un bel modo per sentirsi più vicini. Per prenotare una favola al telefono basta un messaggio al 3279705115.