REDAZIONE MILANO

Profughi ucraini, patto per l’integrazione

Progetto educativo: il Comune mette a disposizione i locali, l’Albero della Vita collabora con mediatori culturali e volontari

Sarà inaugurato il 14 giugno, una volta completati i lavori di riqualificazione dei locali già iniziati, il progetto educativo e di integrazione "Accogliamo il futuro". La Giunta ha deliberato la concessione di alcuni spazi del Centro di via Curiel (nella foto) alla Fondazione L’Albero della Vita onlus che si occuperà del progetto realizzato insieme a Fondazione Patrizio Paoletti, rivolto alle famiglie profughe dell’Ucraina. "Stiamo costruendo politiche di sostegno concreto per la comunità ucraina mettendo a disposizione gli spazi comunali", spiega il sindaco Stefano Martino Ventura. La Fondazione, che gestisce da anni attività educative e d’integrazione sociale rivolte a soggetti socialmente fragili, si è resa disponibile a collaborare temporaneamente e gratuitamente con l’Amministrazione comunale per il progetto. "Accogliamo il futuro" si avvale di due educatori professionali, mediatori culturali e volontari e di un supervisore psicopedagogico. "Siamo molto felici e orgogliosi che il Comune - sottolinea Isabella Catapano, direttore generale della Fondazione - abbia voluto affidarsi a noi per gestire questo spazio. Un servizio che si aggiunge agli altri quattro spazi simili che abbiamo costruito in Italia in questi mesi. Oltre che a Corsico, infatti, siamo attivi anche a Perugia, Genova, Napoli e Catanzaro. Si tratta dell’ultimo tassello del grande impegno che la Fondazione sta profondendo per accogliere e aiutare bambini e donne in fuga dalla guerra". Il progetto coinvolge anche altre realtà del territorio: le Acli si occupano dell’accoglienza e dell’orientamento con i documenti, la Protezione civile è a disposizione per accompagnare i profughi per le visite mediche e la Croce Rossa porta viveri alle famiglie segnalate dal Comune. Francesca Grillo