Sesto San Giovanni (Milano), 29 novembre 2024 – È diventato un caso la squalifica di quattro giornate comminata dal giudice sportivo ad Alessandro Sala, centrocampista della Pro Sesto, da quest'anno in Serie D. Nel corso della gara in casa del Club Milano, vinta per 2-1 dai sestesi, il giocatore è stato espulso mentre si trovava già in panchina a seguito di una sostituzione. Ieri la decisione degli organi preposti, a cui la Pro Sesto si ribella con un comunicato. "La Pro Sesto prende atto con preoccupazione e incredulità della squalifica di quattro giornate comminata al proprio tesserato Alessandro Sala - si legge -, all’esito dell’espulsione subita domenica durante la partita con il Club Milano, quando si trovava in panchina dopo un cambio avvenuto nel secondo tempo. Con riferimento all’episodio di domenica è stato presentato lunedì un esposto alla Procura Federale a firma del diretto interessato".
“Pronto il ricorso”
"La Società - prosegue la nota - annuncia inoltre immediato ricorso contro la squalifica pervenuta ieri, che non esita a definire incomprensibile e surreale, in quanto il calciatore in realtà sarebbe stato vittima di frasi gratuite e irriguardose da parte del direttore di gara, sulle quali la Pro Sesto esige le indagini del caso e la massima chiarezza. La Pro Sesto, nell’esprimere vicinanza al proprio tesserato, si augura che le indagini in corso della Procura Federale facciano giustizia e che una vicenda come quella subita da Sala non si ripeta su un campo di gioco".
“È capitato qualcosa di brutto”
Sul proprio profilo Instagram, Sala ha pubblicato una foto della madre, colpita in passato da un cancro e poi guarita, raccontando la sua versione dei fatti in un lungo post. Penso che la vita ti regala emozioni e momenti importanti, ma ti mette anche a dura prova. "Volevo solo far vedere il sorriso davanti alla malattia di una donna forte e determinata, di una donna che ha fatto sempre sacrifici nonostante tutto per vedere il sorriso dei suoi figli sempre sul viso. È capitato qualcosa di davvero brutto nell’ultima partita che ho giocato e penso che prima di augurare certe cose bisognerebbe pensare e capire la gravità di quello che si dice, soprattutto se si rappresenta chi il rispetto deve sempre tenerlo in campo e far rispettare regole".
“Frasi che fanno male”
"Ringrazio la vita - dice ancora Sala - che mi ha dato la possibilità di crescere con dei principi sani ed importanti, e ringrazio mia mamma che ha vinto quella partita sorridendo e non mollando mai. Sono scosso e turbato da quanto accaduto e spero questo su un campo da calcio non accada mai più, con la speranza che certe persone capiscano che certe cose non vanno mai dette né tanto meno pensate. Ho vissuto quello che tante persone e tanti bambini purtroppo vivono ogni giorno, e rivivere attraverso frasi pesanti queste cose fa tanto male, da sportivo ma soprattutto da essere umano. In uno sport dove si combatte ogni forma d’odio tutto questo non è accettabile".