Prima della Scala, sindaco della Bergamasca scrive al teatro: "Tagliate la scena blasfema"

Giosuè Berbenni, primo cittadino di Cenate Sotto, fa riferimento ad un passaggio dell'Attila di Verdi. "Da credente chiedo che venga tolta"

Il Teatro alla Scala

Il Teatro alla Scala

Cenate Sotto (Bergamo), 26 novembre 2018 - Una scena di Attila, l'opera di Giuseppe Verdi che il 7 dicembre darà il via alla stagione 2018-2019 del teatro alla Scala di Milano "è raccapricciante e blasfema". Questo secondo il sindaco di Cenate Sotto Giosuè Berbenni, che ha scritto alla Sovrintendenza del teatro chiedendo che venisse 'tagliata' perche' ritenuta "molto spinta".

"Sono credente - ha spiegato il primo cittadino - e ci tengo che ci sia rispetto". Berbenni, laureato in legge ma anche musicista organista diplomato al Conservatorio, ha chiesto al Sovrintendente Alexander Pereira di eliminare la "scena blasfema" dove viene rappresentato un bordello e in cui una donna prende la statua della Vergine Maria e la scaraventa a terra. "Con la lettera - ha chiuso il sindaco - chiedo in qualità di credente che questa scena blasfema contro l'Immacolata e contro la cristianita', venga tolta. A mio avviso il Teatro alla Scala non merita questa blasfemia, così come non la meritano Giuseppe Verdi e tutta l'Italia".

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