Milano, dalla carne al burro prezzi impazziti: "Ma si sprecano tonnellate di cibo"

Rincari dell’energia e guerra in Ucraina, effetto domino. Riempire il carrello della spesa è un salasso

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Il carrello della spesa è sempre più caro. I rincari dell’energia acuiti dalla guerra in Ucraina e il prezzo alle stelle delle materie prime si sono riverberati, con effetto domino, sull’aumento dei costi dei prodotti alimentari. A Milano città il tasso tendenziale annuo (calcolato sugli indici dei prezzi al consumo di maggio 2022) risulta pari a +6,8%. Dalle ultime rilevazioni fornite dall’Osservatorio prezzi del Mise (aggiornato a maggio 2022) balzano all’occhio i valori di alcuni alimenti del paniere per Milano e provincia. A partire dalla classica bistecca: per un chilo di carne fresca di bovino adulto si devono sborsare in media 20,42 euro (con una quotazione massima di 30 euro al kg). Con la carne bianca non si risparmia più: la quotazione media per un chilo di petto di pollo è 15,26 euro (ma c’è chi lo mette in vendita a 22 euro/kg). Carissimo il salmone: si può arrivare a sborsare 53,5 euro al chilo sotto la Madonnina con quotazione media di 29,5 euro.

Non si scherza neppure col parmigiano reggiano: in media il prezzo è 23,04 euro al chilo (con punte a peso d’oro di 37 euro al chilo). Ma gli aumenti riguardano anche un prodotto "base" come il burro: sotto la Madonnina costa in media 9,86 euro al chilo. Il pane fresco è ancora sotto quota cinque euro al chilo: in media 4,44 euro/kg. Il divario fra olio di semi di girasole e il nobile extravergine diminuisce. La quotazione media per 100 cl di olio di semi ha raggiunto 3 euro contro 4,7 euro per il "nettare" d’oliva. Un effetto diretto del conflitto ucraino: secondo un report di Ismea la Russia esporta a livello globale l’olio greggio di girasole per il 19%, l’Ucraina il 47% dell’olio che produce. Fra i prodotti ortofrutticoli meglio resistere alla tentazione per i fagiolini: per un chilo servono in media 5,2 euro (ma c’è chi li vende a 14,9 euro al chilo).

Ancora più alta la quotazione media dei pomodori datterini a 6.8 euro al chilo (fino a 9 euro al chilo). Sui prezzi dei prodotti ortofrutticoli si riflette l’aumento dei costi abbattutosi sull’intera filiera. "Nelle campagne - secondo Coldiretti - si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media". Per Carmelo Benenti, presidente Federconsumatori Milano, il Governo dovrebbe "rafforzare i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle Autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, oltre all’attivazione di comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi". Ma anche i consumatori potrebbero adottare scelte più responsabili: "Ogni anno in Italia vengono sprecate oltre 5 milioni di tonnellate di cibo".

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