REDAZIONE MILANO

Premio all’Humanitas di Rozzano Sos per la mortalità post-bypass

Qualità alta o molto alta per tutte le aree cliniche considerate: solo due gli ospedali italiani che hanno ricevuto il premio PNE 2021. Uno è in Lombardia, l’Irccs Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano), mentre l’altro è l’azienda ospedaliera ‘Umberto I - G. M. - Lancisi’ di Ancona. Le altre strutture ospedaliere hanno ancora margini di miglioramento, invece, per migliorare le performance. La Lombardia, in particolare, risulta tra le 7 regioni in cui ci sono strutture (una, in particolare) che nel 2021 hanno superato il 5% di mortalità a 30 giorni dopo bypass aorto-coronarico (indicatore calcolato su base biennale), rispetto a una media nazionale del 2,2% nel biennio 2020-2021. Stesso dicasi per la mortalità a 30 giorni da un ricovero per infarto miocardico acuto che, usando le nuove variabili cliniche, per il 2021 è risultata pari al 7,7% a livello nazionale (era l’8,4% nel 2020). Il PNE ha rilevato, però, una notevole variabilità intra-regionale, in 7 regioni, tra cui, appunto, la Lombardia, dove il rischio aggiustato risulta leggermente sopra l’8% in Ats Brescia, Ats Val Padana, Ats Insubria (Ats Bergamo è invece poco sopra il 4%). Nel complesso, in 17 strutture a livello regionale, l’indicatore è sopra il dato nazionale, con valori che vanno dall’8% al 12%. Altro indicatore importante per la valutazione dell’emergenza cardiologica è rappresentato dalla tempestività di accesso all’angioplastica coronarica percutanea transluminale (PTCA) , misurato entro 90 minuti dall’ammissione nei pazienti con infarto miocardico acuto. Tra i primi tre ospedali in Lombardia con l’indicatore sopra la media nazionale (56% nel 2021) si trova il presidio ospedaliero di Chiari (Ats Brescia), l’ospedale Bolognini di Seriate (Ats Bergamo) e l’ospedale di Desenzano del Garda (Ats Brescia). Nessuna struttura lombarda risulta, però, tra le prime 10 a livello nazionale.

F.P.