
La 46enne bielorussa uccisa a Trecella, il compagno accusato di omicidio. La famiglia: "Grazie a tutti, ma prima o poi ce la riporteremo a casa con noi".
Rinvio in accordo con la famiglia, sarà posata a metà giugno, in concomitanza con l’anniversario della tragedia, la lapide per Hanna Herasimchyk, la 46 enne di origine bielorussa trovata morta il 13 giugno scorso nel suo appartamento di Trecella e della cui uccisione è accusato il compagno 44 enne Konrad Marek Daniec, in carcere da dicembre. Hanna riposa in un campo comune del cimitero della frazione. La lapide, frutto della generosità dei cittadini, che risposero in massa a una raccolta di fondi organizzata al Bar Coop di Trecella, è pronta: un saluto della comunità alla donna tragicamente scomparsa, marmo e una targa con una scarpetta rossa incisa.
La posa annunciata in un primo tempo per maggio, è stata poi rinviata. A chiedere, attraverso il suo legale, una data condivisa e particolarmente significativa è stata la stessa famiglia della donna. Che si dice "commossa e grata" alla comunità per il gesto di attenzione e memoria. Ma sottolinea di aver dato corso a tutto quanto è stato necessario nell’attesa della possibilità di rimpatriare le spoglie della congiunta. Sempre i familiari di Hanna, che era di fede ortodossa, hanno dato assenso alla presenza alla cerimonia e alla benedizione del Parroco, a rinforzare il valore inclusivo e simbolico del momento. Così anche Marco Giovanniello, amico di Hanna e portavoce dei familiari. "Dopo la tragedia - racconta - ho chiesto, su delega della famiglia, i permessi di cremazione ed espatrio delle ceneri, negati dalla Procura per via dei processi in corso, che potrebbero, peraltro, rendere necessaria una riesumazione. Il desiderio della famiglia è quello di portare le ceneri di Hanna in Bielorussia quando l’autorità giudiziaria lo concederà".
Anche nel ricordo di Hanna prosegue intanto un percorso di sensibilizzazione e prevenzione di femminicidio e violenza di genere. Si era aperto i primi di maggio con un tavolo fra Comune, operatori e associazioni, per le 21 di lunedì è in programma un incontro pubblico. Il riconoscimento dei segnali di violenza, il contrasto, l’importanza della collaborazione fra i cittadini e una rete di aiuto territoriale al centro di un dibattito cui prenderanno parte amministrazione comunale, Rete Viola, polizia locale e operatori. "Speriamo- cosi l’assessore ai Servizi Sociali Stefania Pedroni- di avere con noi, quella sera, molti giovani"".