
Il poster del rapper Salmo al centro delle polemiche
Milano, 7 dicembre 2019 - Rimosso il maxi-cartellone pubblicitario del rapper Salmo sul Naviglio Grande perché «troppo cruento». Il poster, che pubblicizzava il concerto dell’artista sardo in programma il 14 giugno allo stadio di San Siro, raffigurava il volto del cantante su uno sfondo rosso coperto da sangue finto. Molto accurato nella grafica, molto esplicito nel messaggio.
Tanto che la rimozione è scattata in seguito alla protesta avanzata dai genitori degli alunni della scuola comunale dell’infanzia situata in Alzaia Naviglio Grande 22, proprio di fronte al mega-poster incriminato. Salmo ha denunciato l’eliminazione del cartellone in un post sul suo profilo Instagram: «Il cartellone è stato segnalato e rimosso. Davvero vi spaventa così tanto il sangue finto? Eppure siamo bombardati da immagini forti ogni giorno, i vostri figli sparano e ammazzano gente nei video giochi e sono liberi di vedere su i social le peggiori brutalità! Ovviamente penserete sia l’ennesima mossa di marketing». Finale con parolaccia. Ma com’è maturata la decisione di togliere il maxi-poster dai Navigli? Dopo la protesta dei genitori, l’assessore comunale all’Educazione, Laura Galimberti, ha chiesto al concessionario della campagna pubblicitaria la rimozione dell’immagine. Nell’email la Galimberti sottolinea: «L’immagine, molto cruenta, viene vista dai bambini non solo all’entrata e all’uscita da scuola, ma anche dall’interno delle classi. La cura, che dovrebbe essere sensibilità comune, a non diffondere immagini con richiami alla violenza o comunque disgustose, negli spazi pubblici e verso tutti i cittadini, è per me imprescindibile soprattutto verso i più piccoli, che hanno il diritto, sancito dalle convenzioni internazionali, ad una educazione alla pacifica convivenza e alla bellezza degli spazi e degli ambienti».
Appena un anno fa, nello stesso punto, era presente il cartellone del rapper per l’uscita del suo album “Playlist“ con tanto di evento per svelare la copertina del disco: il disegno di un bambino. Un anno dopo, l’immagine scelta per annunciare la data alla “Scala del calcio’’ è diventata un caso. E nonostante il poster sia stato rimosso, nell’impalcatura è rimasta una parte della finta colata di sangue che proseguiva oltre. Sotto il post su Instagram, intanto, sono apparsi oltre 4 mila commenti, molti dei quali a supporto delle parole di Salmo. Insieme ai commenti, già tanti i meme in risposta, tendenti a sbeffeggiare l’accaduto.