MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Porto di Mare, il Comune accelera: "Prima gli sgomberi, poi il bando". Ma scattano i primi ricorsi al Tar

Tancredi: sì alla gara per alienare l’area, gli occupanti senza titolo non avranno prelazioni. De Chirico (FI): le attività della zona vanno tutelate, invece Sala difende solo i centri sociali.

Valorizzare l’area comunale di Porto di Mare: Palazzo Marino accelera, ma il Tribunale amministrativo regionale potrebbe mettersi di traverso. Ripartiamo dall’inizio. Nel gennaio 2023 la Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala ha lanciato un avviso pubblico per la raccolta di manifestazione d’interesse sull’area comunale, un avviso che si è concluso lo scorso settembre con alcuni gruppi privati che si sono detti interessati ai terreni nella periferia sud-est della città. E così lo scorso novembre l’esecutivo ha fatto partire avvisi di sgombero indirizzati alle attività senza contratto nell’area, in particolare due centri sportivi, Sporting Corvetto e Tennis dei Pini, ma non solo, e adesso preannuncia "per la primavera 2024 un bando per la concessione/alienazione delle aree, le cui linee di indirizzo verranno approvate dalla Giunta" (escluse dalla gara le Cascine Casottello e Casotto e la Milanese-Corvetto Calcio).

Parole contenute in una nota firmata dall’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi in risposta a una Domanda a risposta immediata presentata dal capogruppo di FI Alessandro De Chirico, il quale si chiedeva proprio se Palazzo Marino avesse intenzione di tutelare in qualche modo le attività commerciali, come quelle sopracitate, che da decenni forniscono un servizio al quartiere Corvetto-Porto di Mare, ma che non sono mai state regolarizzate dall’amministrazione.

Attività che peraltro non hanno intenzione di lasciare l’area senza provare a difendere gli investimenti fatti negli ultimi decenni. Tancredi le invita a "rilocalizzare la propria attività in altri ambiti", ma i due centri sportivi rispondono che i campi da tennis e le strutture collegate non possono essere smontate e trasferite. Risultato: Sporting Corvetto e Tennis dei Pini hanno presentato ricorso al Tar per contestare l’avviso di sgombero recapitato dal Comune. Si preannuncia una battaglia legale, che potrebbe far slittare il bando comunale di concessione/alienazione dell’area, a dar retta alla parole di Tancredi nella risposta a De Chirico.

L’assessore, infatti, nota che "la pubblicazione di bandi per i quali l’amministrazione comunale non è poi in grado di consegnare le aree al legittimo aggiudicatario, da un lato creerebbe una scarsa credibilità e appetibilità del bando, dall’altro esporrebbe l’amministrazione verso un impegno che potrebbe non essere in grado di mantenere in tempi congrui". Con le attività ancora insediate nell’area e pronte a resistere per via legale, non sembra facile liberare quelle aree "in tempi congrui".

Tancredi, in ogni caso, fa capire che l’intenzione della Giunta comunale è di andare avanti con la valorizzazione di quell’area di Porto di Mare e di mandare via le attività sopracitate, a meno che non partecipino e vincano il bando che sarà lanciato nei prossimi mesi. "Stante la situazione di diritto con la quale molte di essere occupano le aree (sine titulo, pur corrispondendo alla proprietà un’indennità di occupazione di fatto) – scrive ancora l’assessore nella risposta indirizzata a De Chirico – non è amministrativamente e giuridicamente possibile prevedere nei bandi apposite premialità nei confronti diretti di tali società, che potranno comunque partecipare al bando, qualora ne abbiano i requisiti". Le parole di Tancredi, però, non convincono il capogruppo azzurro: "Quando sono i centri sociali ad occupare si fanno i bandi senza sgomberarli. Quando ci sono imprenditori che hanno investito centinaia di migliaia di euro nelle loro attività, una vita al servizio, decine di famiglie da sfamare, il Comune non li guarda nemmeno in faccia".