Dal governatore Attilio Fontana (e consorte) alla sua ex vice Letizia Moratti. Dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a diversi esponenti del centrodestra come Carlo Fidanza e Massimiliano Bastoni.
Ci sono anche diversi politici lombardi tra gli ignari protagonisti dei presunti accessi abusivi alle banche dati delle forze dell’ordine che sarebbero stati effettuati dal luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, ai tempi in cui era comandante del gruppo Sos (segnalazioni di operazioni sospette) alla Procura nazionale antimafia. Le 66 pagine di invito a comparire, firmate dal procuratore capo di Perugia Raffaele Cantore e dal pm Laura Reale, contengono tutte le accuse contestate al militare: nell’elenco di nomi figurano tra gli altri il ministro della Difesa Guido Crosetto (la cui denuncia ha generato l’inchiesta della Procura umbra), figure di primo piano del calcio italiano (dal presidente della Federazione Gabriele Gravina a Cristiano Ronaldo, dall’ex numero uno della Juve Andrea Agnelli all’allenatore bianconero Massimiliano Allegri fino al capo della Procura federale Giuseppe Chinè), personaggi dello spettacolo come Federico Leonardo Lucia (in arte Fedez) e big dell’imprenditoria come Carlo Bonomi e Francesco Gaetano Caltagirone. E passiamo ai lombardi. In un elenco che contiene “segnalazioni di operazioni sospette”, inviato da Striano a un giornalista, compaio anche i nomi del presidente della Regione Attilio Fontana e della moglie Roberta Dini, nonché la società Dama spa: i quattro documenti portano le date del 23 novembre e del 7 dicembre 2020, ed è facile ipotizzare che le ricerche siano state effettuate per conto terzi dopo le notizie legate alla vicenda della donazione di camici da parte di Dama spa (società del cognato di Fontana) alla centrale acquisti regionale, per la quale il governatore è stato prosciolto sia in primo che in secondo grado. Nella stessa lista, figurano pure nomi legati al caso Lombardia Film Commission (da Andrea Manzoni a Francesco Barachetti fino all’Immobiliare Andromeda), nonché Gianluca Savoini e la sua associazione culturale Lombardia Russia. Il 7 gennaio 2021, Striano, stando a quanto ricostruito dagli investigatori “per ragioni estranee al servizio”, effettua un accesso abusivo dal portale analisti della banca dati Siva² per “individuare la presenza di segnalazione di operazioni sospette” legate all’ex sindaco Letizia Moratti, che il giorno dopo verrà nominata in piena pandemia vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia. Il 16 dicembre 2021, la stessa procedura viene eseguita in riferimento a Maria Cristina Cantù, senatrice lumbard con un passato da assessore a Famiglia e Solidarietà sociale nella Giunta guidata da Roberto Maroni. Medesimo schema il 4 ottobre 2021 e il 7 febbraio 2022 per controllare eventuali “operazioni sospette” a carico di Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia che proprio in quei mesi è finito nella bufera per l’inchiesta giornalistica di Fanpage sulla cosiddetta ‘lobby nera’ (che genererà anche un’indagine della Procura per finanziamento illecito finita con l’archiviazione).
L’11 ottobre 2021 e il 23 giugno 2022, tocca a Massimiliano Bastoni, all’epoca consigliere regionale della Lega al Pirellone. Tra il 22 ottobre 2020 e il 18 novembre 2021, il finanziere cerca per tre volte il nome dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti, verosimilmente per la vicenda della compravendita di mascherine dalla Cina per un valore di 35 milioni di euro. Il 22 aprile e il 20 ottobre 2022, le ricerche si concentrano su Giuseppe Valditara, che due giorni dopo il secondo accesso abusivo verrà nominato ministro dell’Istruzione del governo Meloni.