Scuola dei manager del Politecnico, campus diffuso e nuova casa sui Navigli

La scuola di alta formazione del Politecnico crea poli a Bari, Roma e a Treviso. A Milano un nuovo spazio per gli studenti internazionali

Il quartier generale del Mip - la business school del Politecnico

Il quartier generale del Mip - la business school del Politecnico

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«Il quartier generale resta alla Bovisa, che sta diventando sempre più il distretto dell’innovazione. Ma diamo vita a un campus diffuso e anche una nuova sede nel cuore di Milano, vicino ai Navigli". Ad annunciarlo è Federico Frattini, direttore del Mip, la scuola di formazione manageriale del Politecnico. Le alleanze al di fuori dei confini milanesi sono già state cucite: dal Veneto, con il “La Salle International Campus“ di Treviso, al Politecnico di Bari e domani prenderà forma anche il progetto romano, dedicato alla formazione manageriale, con la John Cabot University.

«Siamo tra le business school in Italia da più tempo – ricorda Frattini –. In questo periodo abbiamo puntato molto su programmi di formazione supportati dalle tecnologie digitali. Abbiamo master completamente online e siamo stati tra i primi ad avere anche una certificazione della didattica digitale. l ranking ci hanno premiato, il nostro Mba è ottavo al mondo e secondo in Europa. Ma in questo percorso tutti abbiamo preso un abbaglio: il digitale non potrà mai sostituire gli spazi fisici, l’incontro, lo studiare insieme". Di qui la decisione: la ripartenza passa dalla presenza. E da nuovi spazi di azione. "Anche perché non è vero che se proponi un programma unico, accessibile online da tutta Italia, allarghi la platea e viene meno il desiderio di venire a Milano – spiega il direttore del Mip, numeri alla mano –. Dei 600 studenti che hanno seguito i nostri master online, per esempio, il 60-70% è rappresentato da persone che vivono e lavorano a Milano e in Lombardia. Il canale digitale non sostituisce quello fisico, si devono completare l’un l’altro, giocando un ruolo diverso".

Il piano strategico del Mip guarda da Nord a Sud nei prossimi tre anni, "per poi puntare oltre confine, portando la nostra offerta formativa dove occorre". Si creano poli stringendo patti con altri campus e imprese, unendo specializzazioni diverse. "Senza replicare le formule – sottolinea il direttore –. Faremo docenza insieme. Ogni campus è pensato per sviluppare programmi in linea con le esigenze del territorio e del mercato". Sulle piattaforme online si sposta la fruizione dei contenuti di base, accessibili h24, ma si lavora e ricerca insieme nello spazio fisico, con aule più flessibili, modulari, che si trasformano. Come sarà quello a due passi da via Tortona: "Duemila metri quadri che apriremo entro la fine dell’anno – annuncia Frattini –. Non avremo aule tradizionali ma ci saranno spazi riconfigurabili, con l’arredamento che si muove per il networking, per eventi. Abbiamo acquistato l’edificio anche per rispondere a un’esigenza degli studenti internazionali: vivere Milano. Così offriremo loro due anime: quella di Bovisa, dentro il Politecnico, vicino a incubatori di start up e laboratori. E l’anima classica e internazionale della città".

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