Piscine, caro energia. Tariffe a rischio rincaro

Spese in crescita, la società valuta contromosse. In estate aperte solo 4 vasche coperte per risparmiare

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Un salasso. Non è bastata l’emergenza Covid, ci si è messa di mezzo anche la guerra tra Russia e Ucraina a complicare la situazione. Risultato: i costi di gestioni degli impianti di Milanosport – le piscine e le altre strutture sportive di proprietà comunale – sono schizzati alle stelle e i vertici della Spa controllata da Palazzo Marino non escludono che, se il caro energia continuerà, sarà necessario ritoccare le tariffe per ingressi e corsi negli impianti sportivi comunali. Il presidente Antonio Iannetta e il direttore generale Lorenzo Lamperti parlano di "ultimi due anni difficilissimi" per Milanosport: 10-11 milioni di euro in meno rispetto al 2019 che fu “anno di grazia” con un piccolo attivo.

I numeri. Il bilancio consuntivo 2021, con sei mesi di chiusura nella prima metà dell’anno, aveva segnato una contrazione dei ricavi che si erano fermati a 7,5 milioni contro i 18 milioni pre-Covid, al netto del contributo di 4,7 milioni di euro da parte del Comune. Il 2022 avrebbe potuto essere un anno di ripresa per Milanosport, ma così non è per l’aumento indiscriminato dei prezzi per elettricità e gas. A causa di questi rincari – spiegano i vertici della Spa comunale – nel primo quadrimestre si è speso il budget previsto per tutto il 2022 e nel primo trimestre i costi delle utenze sono il doppio del 2019. Conclusione: Milanosport sta lavorando sul contenimento dei costi di funzionamento. Un esempio? In estate potrebbero restare aperte solo le vasche coperte di tre o quattro piscine su 17 per limitare i costi, mentre il 2 giugno apriranno regolarmente le vasche all’aperto. Lamperti, subito dopo, fa capire che se si normalizza il costo dell’energia la ripresa è possibile, altrimenti "dovremo fare ragionamenti". In altre parole, Milanosport dovrà valutare un aumento delle tariffe. La presidente della commissione Sport Angelica Vasile (Pd) chiede ai vertici della società se si possa valutare di aumentare le tariffe solo alle fasce di reddito più alte. La risposta di Milanosport? Le tariffe sono ferme dal 2014, da contratto di servizio dovrebbero essere almeno adeguate ai coefficienti Istat, è in corso un ragionamento, ma pensare a un aumento secondo la capacità contributiva è più complicato, perché non si può chiedere obbligatoriamente l’Isee. Il consigliere di FI Marco Bestetti, intanto, chiede all’assessore al Bilancio Emmanuel Conte se l’aumento delle tariffe di Milanosport sia già contemplato nel bilancio preventivo 2022 del Comune. La risposta di Conte è la seguente: "La manovra 2022 non prevede nessun tipo di aumento di tariffe nelle entrate".

Ultima nota. Milanosport in futuro intende investire su nuovi campi per il padel, per ora ne ha solo quattro al Cambini: "Un campo di padel costa 30-35mila euro, in due mesi ce ne siamo già pagati quasi due perché i ricavi sono di 30-35mila euro al mese". Il padel non è in crisi.

M.Min.

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