Pioltello, traversine rotte. Rfi: state tranquilli

L’allarme dei passeggeri che fotografano il cemento crepato. L’azienda rassicura: a breve un intervento, ma nessun pericolo

Traversina crepata in una foto scattata dai pendolari

Traversina crepata in una foto scattata dai pendolari

Pioltello (Milano), 9 febbraio 2020 - La tragedia di Lodi riapre la ferita mai rimarginata della tragedia di Pioltello, dove la mattina del 25 gennaio 2018 persero la vita 3 donne e 46 feriti. Nessuno viaggia più con gli occhi persi nel vuoto. Tutti controllano con cura, osservano, fotografano e riferiscono. Ogni anomalia, ogni pericolo potenziale viene documentato e mostrato.

A dimostrarlo le fotografie che i pendolari hanno scattato alle traverse in cemento armato in cui sono evidenti crepe a ridosso della connessione coi binari, che preoccupano i viaggiatori. Le immagini sono state immortalate alla stazione di Pioltello lungo la rotaia parallela a quella su cui due anni fa passò, inclinato e fra le scintille, il regionale Cremona-Milano che si sarebbe schiantato poche centinaia di metri più avanti. "Rete Ferroviaria Italiana monitora costantemente lo stato dei binari – si legge in una nota di Rfi che commenta l’allarme lanciato dai pendolari - sia attraverso attività di verifica diretta del persona, sia attraverso l’utilizzo della diagnostica fissa e mobile, per il mantenimento delle condizioni di efficienza e sicurezza. I difetti segnalati erano stati già rilevati e non pregiudicano in alcun modo la sicurezza dell’esercizio ferroviario. È comunque già stato programmato nei prossimi giorni un intervento manutentivo puntuale".

La preoccupazione di chi viaggia resta tangibile, nonostante le rassicurazioni dell’azienda che si occupa di gestire la rete. I comitati dei pendolari hanno rivolto un’appello alla Regione con cui chiedono più sicurezza e monitoraggio sulle condizioni delle ferrovie e non mancano le accuse sui disagi per i ritardi. Nei giorni scorsi, proprio a Pioltello, sono state commemorate le vittime della tragedia del 2018. E nella città alle porte di Milano si deve contare proprio il tributo più elevato pagato ai disastri ferroviari nel nostro Paese. Di Pioltello, oltre a Mario Dicuonzo, il ferroviere morto a Livraga, era anche una delle vittime dello scontro frontale fra treni a Corato, in Puglia, nel 2016  

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