Pioltello, smog: oltre sessanta provette fai da te

Per misurare il biossido d’azoto le hanno installate Pioltello e Segrate vicino a scuole, parchi e strad e ad alto scorrimento

L’assessore pioltellese Giuseppe Bottasini mostra uno dei dispositivi

L’assessore pioltellese Giuseppe Bottasini mostra uno dei dispositivi

Pioltello (Milano), 12 febbraio 2020 - Sessanta centraline vicino a scuole, parchi pubblici e strade ad alto scorrimento. È partita da Pioltello e Segrate la campagna di monitoraggio del biossido di azoto, in pochi giorni sono state installate 23 provette sul territorio pioltellese e una quarantina nei quartieri segratesi.

Nata da un’idea della onlus “Cittadina per l’aria“, in Martesana hanno subito aderito il gruppo di acquisto solidale di Segrate, cittadini e altre associazioni che stanno facendo massa critica per salvare l’ambiente e tutelare la salute delle persone. Le campagne di misurazione di NO2 sono patrocinate dai due Comuni.

«Il biossido di azoto è uno dei più pericolosi inquinanti presenti nell’atmosfera delle nostre aree urbane – spiega l’assessore all’Ambiente di Pioltello, Giuseppe Bottasini – che ha visto l’installazione nei giorni scorsi di 23 centraline in tutta la città". I misuratori – speciali provette che misureranno il livello di NO2 presente nell’aria fino al 7 marzo – sono stati posizionati nei luoghi più frequentati: i plessi scolastici, il polo sanitario e la Rivoltana. "I dispositivi saranno analizzati in laboratorio – continua Bottasini – poi i ricercatori del comitato scientifico del progetto valuteranno i dati per ottenere la mappatura precisa delle concentrazioni di NO2 e il loro impatto sanitario". I dati verranno resi pubblici a maggio, l’obiettivo finale sarà creare un unico database utile ai Comuni per pianificare azioni antismog. Intanto dalle centraline “ufficiali“ installate da Arpa a Limito gli ultimi dati, aggiornati a lunedì, indicano il superamento della soglia sul fronte delle polveri sottili, con 72 microgrammi di Pm10 a fronte di un limite di 50. Il biossido di azoto è stato rilevato a quota 87 microgrammi contro il valore limite di 200. A Segrate, invece, 40 volontari hanno mappato le zone più a rischio e lì sono state installate le provette di rilevamento del biossido di azoto.

«Fra un mese i campionatori saranno chiusi e i dati rilevati saranno calibrati con quelli delle stazioni di monitoraggio dell’Arpa – dice il sindaco Paolo Micheli – per ottenere una mappa dettagliata delle concentrazioni di No2. L’attuazione del progetto presenta un elevato valore educativo, sociale e ambientale, rendendo i cittadini protagonisti e consapevoli del problema. Naturalmente da soli non possiamo fare molto , ma attivando tutti politiche più green la partita la possiamo ancora vincere per i nostri figli".  

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