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Piccolo Teatro, il sindaco Sala: "Valutare altre candidature per la direzione"

Il primo cittadino rinvia la decisione dopo la diserzione dei rappresentanti della Regione nel cda che avrebbe dovuto scegliere il successore di Escobar

Piccolo Teatro di Milano

Milano, 28 luglio 2020 - Il nuovo direttore del Piccolo Teatro di Milano, dopo Sergio Escobar?  Decisione rinviata a data da destinarsi. Ed è lo stesso sindaco di Milano Beppe Sala a cristalizzare la situazione con un post su Facebook, dopo che ieri la seduta del Consiglio di amministrazione è saltata per mancanza di numero legale: "Ringraziando il CdA per il lavoro ad oggi fatto, ritengo sia opportuno un approfondimento ulteriore delle candidature e dei progetti presentati, possibilmente anche considerando altri candidati".

"Il tempo necessario per fare una scelta consapevole e responsabile non è mai tempo sprecato, semmai è tempo prezioso impegnato per garantire il miglior futuro possibile al teatro italiano a cui è attribuita la missione di essere Teatro d'Europa", ha aggiunto. Il Piccolo Teatro Milano, ha osservato infine il sindaco, "rappresenta e incarna Milano e l'Italia in Europa e nel mondo, come ha riconosciuto il governo con il conferimento dell'autonomia nel 2016. Nel rispetto di questo statuto speciale del Piccolo la scelta del suo futuro assetto di direzione, gestionale e artistica, deve poter individuare la figura o le figure più adatte a raccogliere l'eredità dei direttori che hanno saputo garantire tanti anni così importanti di storia teatrale e culturale", ha concluso. 

Ma qual è la situazione? Si sa, di fronte all’addio di Sergio Escobar, anticipato al 31 luglio dopo 22 stagioni – addio motivato anche dalle feroci critiche interne –, il Cda ha scelto di selezionare in autonomia i candidati. Muovendosi velocemente per non lasciare scoperto il ruolo di fronte a un periodo drammatico, di grandi incognite. Ma in queste settimane gli sviluppi sono trapelati solo attraverso pettegolezzi e indiscrezioni. Tranne giovedì. Quando una nota ufficiale comunicava che il Cda si sarebbe riunito lunedì per la designazione. Risultato? Nulla di fatto. Ma non solo. Due consiglieri (probabilmente in quota Regione) non si sono neppure presentati. Facendo venir meno le condizioni legali per la votazione. Comune (Carrubba e Marilena Adamo) e Mibact (Andrea Cardamone) sosterrebbero Rosanna Purchia, con probabile consulente artistico Umberto Angelini di Triennale. La Regione (Emanuela Carcano e Angelo Crespi) spingerebbe invece il progetto internazionale di Filippo Fonsatti, con al suo fianco Mario Martone. Meno chiaro il sesto e ultimo voto, quello di Marco Accornero per la Camera di Commercio. Ma nel poker di nomi, sarebbe un errore sottovalutare Antonio Calbi, mentre Marco Giorgetti parrebbe fuori dai giochi.