
di Massimiliano Mingoia
"Allegria", avrebbe detto Mike Bongiorno. Dopo oltre cinque anni d’attesa, qualcosa si muove per la riqualificazione della piazza delle Torri Bianche di via Saponaro, quartiere Gratosoglio, periferia sud della città. Nel 2016 la Fondazione intitolata al celebre presentatore televisivo aveva rinunciato a investire su quell’angolo di città e a realizzare l’annunciata "Piazza Allegria", che a quel punto è tornata a essere "la piazza senza nome". Da allora Comune e Aler (proprietaria dei palazzi e della piazza) non hanno smesso di dialogare, qualche passo avanti c’è stato, qualche bella iniziativa pure: nel 2018 le Torri Bianche diventarono un museo a cielo aperto con la proiezione delle opere della pittrice messicana Frida Kahlo, evento organizzato da Comune e Camera di Commercio.
Adesso Palazzo Marino prova a fare uno scatto in più e ad applicare l’urbanistica tattica anche alla piazza del Gratosoglio. L’amministrazione comunale, infatti, ha appena firmato un accordo con Aler per realizzare nella piazza delle Torri Bianche "un progetto di aggregazione sociale, che pone la piazza come centro per la comunità di Gratosoglio attraverso spazi gioco per i più piccoli ed aree dedicate allo sport o eventi e mercatini di quartiere". Più nello specifico, il Comune "si impegna unilateralmente a proprie cura e spese alla fornitura, posizionamento e manutenzione di elementi di arredo urbano". Eccoli, qui elencati: 17 panchine, 2 tavoli di ping pong, 3 tavoli da esterno con seduta, 10 alberi in vaso (robinie eo similari), 12 piante in vaso (varie essenze), 6 rastrelliere per biciclette e 8 cestini. Un nuovo arredo urbano leggero, facilmente rimuovibile e ricollocabile nel caso di lavori più strutturali nell’area, nell’ottica della filosofia dell’urbanistica tattica. Ma un nuovo arredo urbano in grado di ridar vita alla piazza e allontanare il degrado dall’area poco distante dalla Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa. Questo, almeno, l’obiettivo del Comune d’intesa con l’Aler. Naturalmente il risultato finale di questo progetto di riqualificazione sarà verificabile solo dopo l’installazione di panchine, tavoli da ping pong, piante, rastrelliere e cestini. Perché la vera differenza per rendere un luogo migliore la devono e la possono fare solo i cittadini.
L’ultima nota riguarda il nome dell’area. Lo scorso gennaio il Municipio 5, dopo un concorso di idee, ha proposto alla Giunta comunale di chiamare la piazza senza nome “Agorà delle Torri Bianche’’. Il parlamentino attende il parere dell’assessorato alla Cultura e alla Toponomastica di Palazzo Marino guidato da Filippo Del Corno.