REDAZIONE MILANO

"Per suonare mi ispiro al naviglio Martesana"

Il pianista Rossano Torre presenta il suo nuovo lavoro discografico "Performing Classics", ispirato agli scenari invernali del lungo naviglio Martesana. Debussy e Skrjabin protagonisti di un'esperienza musicale evocativa e coinvolgente.

È disponibile per lo streaming e l’acquisto sulle principali piattaforme Performing Classics ultimo lavoro di Rossano Torre

È disponibile per lo streaming e l’acquisto sulle principali piattaforme Performing Classics ultimo lavoro di Rossano Torre

Le note di Debussy e Skrjabin in un nuovo lavoro discografico, "nell’esecuzione mi sono ispirato agli scenari invernali del lungo naviglio Martesana. In questa stagione evocativi come un paesaggio di Monet". È disponibile per lo streaming e l’acquisto su iTunes, Google Play, Spotify, Amazon Music e le altre principali piattaforme musicali Performing Classics, ultima fatica alla tastiera di Rossano Torre, 45enne, salernitano, ma da moltissimi anni a Gorgonzola. Torre ha all’attivo altri lavori e una lunga carriera concertistica: concerti in tutta Italia, Musica in Galleria, rassegna promossa dal comune di Milano, partecipazioni a PianoCity e Note in volo a Malpensa.

Ci racconta questo ultimo lavoro?

"Performing classics è un cd diverso rispetto ai precedenti. Ho scelto due artisti di nicchia, Debussy e il russo Alexandr Skrjabin. La loro musica è differente, evocativa, dalla sonorità molto particolare. Non classica, non lineare. Richiede un ascolto più impegnativo. I sei brani durano complessivamente diciotto minuti. Ma il tempo di ascolto sembra molto più lungo. Quella di Debussy è una sonorità non standard, da decodificare. Il brano deve essere interiorizzato. Ma lascia spazio all’immaginazione".

In che modo il naviglio Martesana l’ha ispirata?

"Faccio spesso lunghe passeggiate al tramonto, specie in questo periodo. Quello del lungonaviglio è un paesaggio etereo, dai contorni sfumati. Mi ha ricordato alcuni paesaggi impressionisti. E si sposa con la musica di Debussy, dalla sonorità diversa e sfuggente. Immagine, suoni, musica: io credo molto nel dialogo fra diverse forme d’arte. L’una nutre l’altra".

Il suo legame con la musica e il pianoforte.

"Il pianoforte è la passione di una vita. L’ho studiato sin da bambino, mi sono poi diplomato al Conservatorio. Sono arrivati successivamente la laurea, un master in lingua, il trasferimento a Gorgonzola. Nel quotidiano naturalmente faccio tutt’altro, mi occupo di contenuti web e marketing per una multinazionale. Ma pianoforte e musica non li lascerò mai".

È stato protagonista anche di eventi musicali nell’area della Martesana. Quali?

"Mi sono esibito, negli anni scorsi, nel corso della rassegna Note d’amore, da tempo organizzata per la serata di san Valentino dalla pro loco, e che ha come scenario il lungonaviglio illuminato alla romantica, e ho tenuto altri concerti. Altre iniziative spero vengano. Anche per valorizzare questa zona e questa città. Sono straordinariamente belle: si può e si deve fare molto di più per farle conoscere".

M.A.