Per 20 giorni a casa di un anziano: "Dammi i soldi"

Si è infilato in quella casa con una scusa qualsiasi, approfittando della fiducia dell’anziano inquilino. E ci è rimasto per una ventina di giorni, dicendo al proprietario che se ne sarebbe andato solo dietro pagamento. L’altro ha pure provato ad accontentarlo, pur di levarsi dai piedi lo scomodo ospite, ma tremila euro e due anelli non sono bastati a placare la fame di soldi di un quarantanovenne originario dello Sri Lanka. Alla fine, il ricattato è riuscito a vincere la paura e ha trovato il coraggio di chiamare il 112, consentendo così agli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura di arrestare l’uomo nel primo pomeriggio di lunedì. La situazione surreale è andata in scena in un appartamento in zona Lorenteggio abitato da un ottantaduenne. Circa tre settimane fa, ha poi riferito l’anziano ai poliziotti, il cingalese si è fatto aprire la porta dal padrone di casa, mostrandosi molto gentile e premuroso.

Peccato che dopo la prima notte l’anziano ha capito che l’intruso non se ne sarebbe andato facilmente. Poi è stato lo stesso quarantanovenne a esplicitare il concetto, dicendo a chiare parole che avrebbe sloggiato soltanto dietro lauto pagamento. Così il proprietario dell’abitazione, esasperato, ha racimolato parte dei suoi risparmi, circa tremila euro, e li ha dati al cingalese; che, come prevedibile vista la disponibilità economica dell’interlocutore, non ha mantenuto la promessa. L’anziano ha messo sul piatto pure due anelli in oro, ma pure l’ulteriore "donazione" non ha sortito l’effetto. Così alle 14 di lunedì ha chiamato la polizia per chiedere aiuto: gli agenti delle Volanti hanno ricostruito l’accaduto e ammanettato il quarantanovenne con l’accusa di estorsione, restituendo il maltolto all’anziano.

N.P.

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