REDAZIONE MILANO

Scatta l’allarme in rete: "Occhio al pedofilo". Preso e subito liberato

Anziano bloccato grazie alle segnalazioni di Anna Giorgi

Ragazzini fuori da scuola

Milano, 17 marzo 2015 - «Ehi raga occhio  al paleggiatore vestito di nero che sta davanti alla scuola. Noi abbiamo già denunciato la cosa alla vicepreside. State lontane da quel tipo che tocca». Così il tam tam sul network interno alla scuola Santa Caterina da Siena, un istituto comprensivo di viale Lombardia, era già partirto da settimane. Le ragazzine della scuola, quasi tutte minorenni, avevano creato una rete di infomazione e ne avevano già parlato con le insegnanti. Una delle studentesse era riuscita persino a scattere una foto all’uomo, sempre vestito di nero, con un cappello nero e una sciarpa grigia: «È lui». Un ex fotografo, «per una agenzia importante», ha precisato lui, arrestato ieri, ma tornato libero poche ore dopo perché il gip non ha convalidato il fermo. Il «maniaco» come lo chiamavano le ragazzine, ha 76 anni, è un pensionato che abita in una traversa di via Padova. Ha una compagna e vive con i tre figli di lei. Ha altre due figlie con la prima moglie. In zona viale Lombardia ci capitava quasi ogni giorno perché il primo pomeriggio frequentava un circolo delle carte.

L’AVVISO La stampa del messaggio on line con il quale le ragazze hanno dato l’allarmeMILANO 16/03/2015 VIOLENZA SESSUALE ALLA SCUOLA ISTITUTO PROFESSIONALE CATERINA DA SIENA - FERMATO 76ENNE MOLESTATORE CHE PALPEGGIAVA LE RAGAZZE USCITE DA SCUOLA - POST SU FACEBOOK DI UNA DELLE RAGAZZE MOLESTATE - FOTO SALERNO/NEWPRESS PER FACHIN LUCIDI TOGNOLATTI

E così alle 14, prima di cominciare a giocare, si appostava nei pressi della scuola e palpeggiava, una due, anche più ragazzine insieme. Davanti a tutti. Infatti spesso alcuni compagni di scuola delle alunne lo avevano apostrofato e minacciato. Ma lui niente, quasi ogni giorno si ripresentava, a volte proprio davanti alla scuola, a volte nelle vie vicine. Nemmeno consapevole della gravità della sua condotta. Intanto la scuola aveva già avvertito il commissariato Città Studi, gli agenti si erano messi alla ricerca dell’uomo vestito di nero. Intanto le segnalazioni da parte della bambine aumentavano. Chi era stata palpeggiata mentre aspettava che il semaforo dell’attraversameno pedonale diventasse verde, chi invece era stata presa di mira mentre passeggiava con l’amica.

I poliziotti, l’uomo nero, lo hanno arrestato per violenza sessuale aggravata dall’età della regazzine, perché alcune tra i sei casi accertati da gennaio a marzo, sono minorenni. Aggravata anche perché avvenuta davanti a una scuola. Violenza sessuale reiterata perché i casi accerati sono almeno sei. Il molestatore che se l’è dovuta vedere anche con qualche genitore, al momento in cui è stato ammanettato ha cercato di minimizzare. «Ho solo sfiorato nel tentativo di spostarle dalla strada, che ho fatto?». Ieri pomeriggio il giudice lo ha rimesso in libertà. Il molestatore seriale di ragazzine non aveva precedenti di polizia, insomma era incensurato.

anna.giorgi@ilgiorno.net