"Ora la scalata alla Regione Lombardia". La netta vittoria di Sala scalda il Pd

"Credo che dopo 30 anni sia obbligatorio provare a conquistare il Pirellone. Ma il candidato va trovato subito", dice il sindaco rieletto

Giuseppe Sala ha staccato di oltre 25 punti Luca Bernardo candidato del centrodestra

Giuseppe Sala ha staccato di oltre 25 punti Luca Bernardo candidato del centrodestra

Milano - "Vincere a Milano per vincere in Lombardia": questo, in estrema sintesi, il mantra scandito da Giuseppe Sala e dal Pd milanese e lombardo già nelle ultime settimane della campagna elettorale per le Comunali. Un mantra ripetuto a maggior ragione ora che la riconferma del sindaco uscente è non solo ufficiale ma anche clamorosa se si considerano gli oltre 25 punti percentuali di distacco rifilati a Luca Bernardo, candidato del centrodestra, fermatosi al 32% delle preferenze contro il 57,7% di Sala: divario sufficiente per chiudere la partita al primo turno.

Da qui la virata sulle elezioni regionali del 2023, con Palazzo Lombardia nel mirino e una parola d’ordine: coraggio. "Se gli elettori ci confermasserro la fiducia – aveva detto Sala prima delle urne –, se si arrivasse a 15 anni di governo di centrosinistra a Milano, ci sentiremmo più forti. Credo che dopo 30 anni sia obbligatorio provare con più coraggio a vincere in Regione". Parole bissate tra lunedì sera e ieri: "Vincere in Lombardia dopo 30 anni non è facile, è come scalare l’Everest, non basta l’instabilità di un momento storico come questo. Si devono fare avanti uomini e donne coraggiosi. Fondamentale che la candidatura non nasca all’ultimo momento perché chi si candida deve avere un anno di tempo per girare tutta la Lombardia e convincere chi non è dalla nostra parte".

Una prima scelta è stata fatta: l’allargamento della coalizione al Movimento 5 Stelle. Non solo Sala, però. "A Milano è la terza volta di fila che vinciamo – sottolinea Pierfrancesco Maran, campione di preferenze del Pd milanese e assessore comunale uscente –, la prossima partita è quella della Regione Lombardia e stiamo cercando di dare una spallata alla Lega dove è nata. Se il centrosinistra si dimostra compatto possiamo vincere anche in Lombardia, che fino ad oggi non è mai stata contendibile". "Oggi dobbiamo lanciare subito la sfida per il 2023, per riuscire a vincere in Lombardia" dice a sua volta Pierfrancesco Majorino, eurodeputato del Pd. A far sperare i Dem non è solo il risultato di Milano ma anche quello ottenuto nelle altre contese lombarde: "Nei Comuni al voto sopra dei 15mila abitanti il Pd è risultato il primo partito in Lombardia – spiega il segretario regionale Vinicio Peluffo –. Alla vittoria al primo turno di Milano, con la conquista di tutti i nove municipi cittadini, a quella di Rho e Pioltello, si aggiungono infatti i risultati dei ballottaggi che vedono il centrosinistra avanti a Varese, Caravaggio, Vimercate, e Caronno Pertusella". "Si riparte dal bipolarismo che vede il Pd perno della coalizione di centrosinistra – conclude Peluffo –, visto che anche in Lombardia, come nel resto del Paese, il nostro risulta il primo partito. Ma qui la valenza del risultato è più significativa, per noi, perché proprio qui sono nati la Lega e Forza Italia".

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