Troppo pericoloso, basta pavè. Patto Comune-Regione: via Montegani, le pietre sui Navigli

Sala apre al dialogo con Palazzo Lombardia e rilancia lo stop ai masselli in via Torino. "Penalizzano i ciclisti"

Il pavé è estetico ma anche molto pericoloso per bici e moto

Il pavé è estetico ma anche molto pericoloso per bici e moto

Milano - Quando si dice un patto scritto sulla pietra, anche se non senza un pizzico di polemica... Lunedì il neoassessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa ha lanciato il sasso ("Sono troppi gli incidenti che avvengono a causa della pavimentazione stradale in pavè, che due volte su tre si rivela un’insidia per i ciclisti e i motociclisti della città, la cui incolumità dovrebbe stare a cuore al sindaco di Milano") e ieri mattina il sindaco Giuseppe Sala l’ha raccolto proponendo una collaborazione tra Palazzo Marino e Palazzo Lombardia sulla rimozione del pavè non storicamente necessario dalle strade meneghine.

Che il primo cittadino proponga di rimuovere masselli e cubetti non è una novità, anzi, uno dei suoi pallini, fin dal primo mandato in Comune, iniziato nel 2016, è togliere la pavimentazione in pietra da via Torino. La novità di ieri è l’asse con il Pirellone. Alla domanda sulla presa di posizione di La Russa, infatti, Sala apre alla "collaborazione con la Regione, in un confronto che deve vedere coinvolta anche la Sovrintendenza, visto che molti dei limiti nella rimozione del pavè dipendono proprio dall’ente culturale.

"L’ho detto molte volte - sipega - : non sono contrario a rimuovere parte del pavè. Va tutelato quello che ha un senso storico e che è inserito in un contesto architettonico veramente antico. Ma ho fatto tante volte l’esempio di via Torino: io lì il pavè non ce lo vedo. Difficile andare in bicicletta in via Torino, hai il binari e il pavè. Poi le bici vanno sopra i marciapiedi e siamo punto e a capo. Sarebbe bizzarro che la politica avesse idee politiche diverse su questo tema. Quindi sono disponibilissimo a ragionarci".

La controreplica di La Russa non si fa attendere: "Sono naturalmente disponibile a un dialogo con il Comune, anche se, a parti invertite, nel tempo, raramente c’è stata la stessa disponibilità. All’illuminato sindaco Sala, alfiere della sinistra ecologista e ambientalista, e ai suoi assessori Granelli e Maran, suggerisco di montare in sella alle loro biciclette e percorrere, insieme a me, via Beato Angelico, in zona Città Studi, e viale Ludovico il Moro, zona Naviglio, così da poter sperimentare in prima persona e comprendere di cosa stiamo parlando. Oltretutto, tempo fa la manutenzione dei masselli veniva svolta a regola d’arte. Oggi non più e vediamo delle inutili colate di bitume nero a tappare i buchi".

Dal Comune , intanto, fanno sapere che la rimozione di cubetti e masselli è iniziata nel 2019, sta andando avanti e ha riguardato 6.130 metri quadrati. Le vie interessate? Via Circo (tra via Cappuccio e Piazza Mentana), via San Sisto, piazza Massaia, via Palestro (da piazza Cavour a via Marina) e piazzale di Porta Lodovica. Non solo Lo scorso novembre Palazzo Marino ha comunicato che c’è il via libera della Sovrintendenza sulla rimozione del pavè in via degli Olivetani, via Gian Battista Vico e via Cesare Battisti. In via San Vittore, invece, i masselli resteranno.

Il Comune, infine, annuncia che l’intervento principale previsto nel 2023 è l’eliminazione del pavè in via Montegani, nel quartiere Stadera, periferia sud. Il presidente del Municipio 5, Natale Carapellese, è d’accordo con l’amministrazione e propone di "utilizzare i masselli rimossi da via Montegani in aree pedonali come quella in via Ascanio Sforza, lungo il Naviglio Pavese".

 

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