Paura a Trezzano "Stavo allattando mio figlio poi è scoppiato l’inferno"

Paura in una villetta di via Rosselli, forse un problema alla canna fumaria. Cinque le persone evacuate. Fra loro anche un neonato di sei mesi

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di Francesca Grillo

In pochi minuti, le fiamme hanno divorato il tetto della villetta a due piani in via Rosselli. Poi, hanno avvolto tutto l’appartamento. Questione di istanti e il secondo piano dell’abitazione era una torcia: tutto distrutto dal fuoco che si era propagato in ogni stanza. "Stavo allattando il mio bambino di sei mesi - ricorda Francesca, la proprietaria dell’appartamento -, quando ho sentito un rumore fortissimo, come un colpo secco. Ho pensato a un’intrusione in casa: ho chiamato mio marito e gli ho detto di controllare perché mi sembrava che qualcuno fosse entrato dalla finestra, dei ladri". Ma il boato che ha sentito la proprietaria era in realtà l’inizio delle esplosioni dei vetri dovuti alle fiamme che dalla canna fumaria stavano arrivando alle stanze dove c’erano lei, il marito e il bambino. "Mio marito ha fatto appena in tempo a guardare il tetto – ancora Francesca –, quando ha visto le fiamme mi ha gridato di correre fuori. Avevo in braccio mio figlio, lui è riuscito a prendere i gatti e siamo corsi fuori. Abbiamo visto le fiamme che bruciavano la nostra casa, tutte le nostre cose". Momenti terribili che la coppia ha vissuto nella notte tra lunedì e martedì insieme alla mamma e al papà di Francesca che abitano nel piano di sotto della villetta. Lì si sono rifugiati in attesa dei vigili del fuoco, intervenuti con dieci mezzi per spegnere quel rogo enorme. Sul posto anche i carabinieri di Trezzano per tutti i rilievi: dalle prime informazioni, pare che il rogo sia stato originato da un malfunzionamento della canna fumaria, ma è ancora presto per escludere ogni ipotesi. Sarà la relazione dei pompieri e gli approfondimenti dei carabinieri a chiarire ogni dettaglio. Ieri mattina, i vigili del fuoco sono tornati sul posto per le ultime operazioni, sotto gli occhi disperati della coppia. Presente anche il sindaco Fabio Bottero che ha voluto "portare sostegno alla famiglia – commenta –. Ci siamo messi a disposizione per supportare i due nuclei per quanto possibile. Apprezzo e ringrazio i tanti cittadini che si sono mostrati subito solidali con le famiglie, offrendosi di ospitarli per il periodo in cui la villetta sarà dichiarata ancora inagibile". Il piano di sotto non è stato toccato dalle fiamme, ma quello che preoccupa, dopo lo spegnimento dell’incendio, sono le questioni di staticità. Bisogna escludere ogni possibile pericolo prima di poter far rientrare almeno la famiglia del pianoterra in casa. I vicini, come ha sottolineato il sindaco, sono subito usciti per sostenere la giovane coppia e i genitori di Francesca, portando loro bevande calde e qualcosa da mangiare. Mamma e papà con il piccolo si trasferiranno per qualche giorno a casa di parenti, mentre i genitori di Francesca saranno ospitati proprio dai generosi vicini.

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